Parte la caccia, due casi di bracconaggio nella Bassa Bresciana

Bassa Bresciana. La stagione venatoria è appena stata inaugurata (il via è stato domenica 18 settembre), con alcune restrizioni per le specie da cacciare, ma i casi di bracconaggio non si sono fatti attendere.
Due gli episodi segnalati dalle guardie venatorie volontarie dell’Arci caccia e dello Sva di Legambiente: il primo è stato individuato tra Leno e Ghedi, dove, da un capanno all’interno di una proprietà recintata, due cacciatori stavano effettuando richiami elettroacustici vietati.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri forestali di Brescia che hanno recuperato tre prispoloni abbattuti, i richiami elettronici e, anche, una rete da uccellagione. Ma le irregolarità non erano finite: i due cacciatori erano abusivi, in quanto non erano in possesso della licenza di caccia. Sono stati denunciati per furto venatorio, porto abusivo di armi e uccellagione.

Il secondo episodio si è verificato a Remedello: due cacciatori  sono stati “pizzicati” dalle guardie di Arci caccia e Legambiente con una coppia di germani reali appena abbattuti, una delle specie per le quali la caccia è stata posticipata al 1° ottobre. Si trattava quindi, di un abbattimento illegale di specie protetta. Sono intervenuti i carabinieri di Gavardo che hanno provveduto al sequestro della selvaggina e a denunciare i due cacciatori.