Orzinuovi, ricorso del Comitato contro il no al referendum

I cittadini costituiranno una Associazione per dare una forma giuridica alla propria attività. Inoltre scriveranno alla Asst e alla Regione chiedendo informazioni sul potenziamento del Presidio Ospedaliero.

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Orzinuovi. Si struttureranno come Associazione per continuare la battaglia per un paese più vivibile  e per un servizio sanitario potenziato e a misura delle necessità dei cittadini. Questo il messaggio lanciato con una nota dal ‘Comitato per la salvaguardia dell’ex campo sportivo di Orzinuovi’, che farà una diffida legale contro la decisione dei “garanti” che hanno respinto la richiesta di un referendum sul futuro dell’area.
“Il Comitato, dopo il responso a maggioranza di non validità del referendum da parte dei ‘garanti’, ha tenuto diversi incontri con esperti ed avvocati per esaminare la congruità e correttezza della decisione dei ‘garanti’ in rapporto all’esercizio della partecipazione attiva dei cittadini prevista nello statuto comunale”, si legge nel lungo documento che pubblichiamo.
“Inoltre, convinti assertori e difensori del fatto che Orzinuovi debba essere sede delle nuove strutture sanitarie di prossimità (casa ed ospedale di comunità e Cot) previste e finanziate dal Pnrr, abbiamo iniziato ad esaminare con esperti quali e come saranno e dovranno essere i nuovi servizi sociosanitari da offrire ai cittadini del territorio guardando l’insieme delle strutture e dei servizi compreso l’attuale Presidio Ospedaliero orceano”.
“Infatti, lo stato di effettivo abbandono in cui da anni versa il nostro ospedale e che richiama responsabilità tutte in capo al Sistema Sanitario Lombardo che ne ha la gestione da 25 anni, deve trovare, in questa nuova fase di nascita di altre strutture sanitarie, risposte di rilancio ed integrazione con le stesse per la cura dei cittadini del territorio. Stiamo parlando di due reparti di degenza hospice e sub acuti che sembrano in continuo affanno nel servizio di cura per mancanza di personale, di centro prelievi, vaccinazioni e ambulatori che verranno assorbiti da casa ed ospedale di comunità, di una radiologia che la Asst sembra intenzionata a dismettere eccetera e di spazi importanti con più di 8.000 metri quadrati”.

“Però, la rappresentante orceana della compagine politica, che governa la regione Lombardia da 25 anni, sui social ha riferito che l’ospedale di Orzinuovi verrà ‘potenziato nei servizi che più interessano ai cittadini’. Sarebbe importante che ci dicesse: quali servizi e quali sono le delibere istituzionali che le sostengono. Così come la Asst Franciacorta e la Regione, che si apprestano a dare vita alle importanti strutture sanitarie di prossimità, dovrebbero rendere esplicito e conosciuto il nuovo piano organizzativo strategico aziendale per capire come verranno organizzati i servizi sociosanitari nel territorio tra ospedali, case e ospedali di comunità e nello specifico come potenziano ed inquadrano il Presidio Ospedaliero di Orzinuovi. Al momento sappiamo che sarà sede dell’ospedale di comunità e sarà interessato da un finanziamento Pnrr, alla componente ospedale sicuro, per intervento di sicurezza sismica dell’edificio”.
“Saranno importanti per noi e per i cittadini orceani le risposte a tali domande in quanto finora sappiamo che sul nostro territorio verranno edificate nuove strutture sanitarie con utilizzo di verde pubblico e con un probabile spreco di spazi disponibili nello stesso ospedale senza contare che poco si parla di come si organizzano i servizi sociosanitari da mettere a disposizione dei cittadini con invece i tempi di fruibilità certi dati a tre anni da oggi. Riteniamo, inoltre, che sarebbe più funzionale nonché opportuno raccogliere in unico centro i servizi sanitari permettendo l’interazione tra le varie componenti per garantire la massima efficacia della nuova sanità territoriale”.

“Vale la pena ricordare che il mese scorso è stato emanato il decreto ministeriale 77 di concerto tra Ministero della salute e M. Economica e Finanza che regola tutto il processo di costruzione della medicina di prossimità soggetta al finanziamento del Pnrr. Tale Dm 77 nell’ articolato CDC recita testualmente sull’argomento: ‘tutte le strutture fisiche territoriali già esistenti devono utilmente rientrare nella progettazione della nuova geografia dei servizi e strutture territoriali e quindi delle case di comunità e dei servizi correlati in rete. Il piano di
sviluppo dei servizi territoriali di ogni singolo contesto regionale deve quindi tendere ad una progettazione dei servizi in rete, con una precisa selezione delle infrastrutture fisiche esistenti, da valorizzare, riorientare con altre vocazioni e servizi o dismettere’. È un orientamento legislativo chiaro che tiene insieme la progettazione di servizi e strutture fisiche partendo da quelle già esistenti. Non solo Edilizia sanitaria ma Servizi e Virtuosità non nello spendere ma nel progettare in quanto sono soldi pubblici”.

Per tutte queste considerazioni il Comitato campo vivo ha deciso di:
dare mandato all’avvocato Veronica Dini di redigere ed inviare una lettera motivata di diffida nei confronti del Comune di Orzinuovi e del Comitato Garanti per la sospensione e revoca del responso di inammissibilità del referendum in quanto le motivazioni con cui è stato bocciato il quesito sono oltremodo contestabili soprattutto se vengono prese in considerazione le tempistiche con cui il quesito è stato depositato in comune e successivamente quelle con cui è stata fatta la delibera;
inviare, anche a nome dei cittadini promotori, alla Asst Franciacorta e Regione Lombardia una lettera pubblica nella quale si chiede se esistono piani e delibere in essere di potenziamento del Presidio Ospedaliero di Orzinuovi;
predisporre nel mese di settembre un progetto di costituzione di una Associazione per dare strutturalità e forma giuridica al Comitato per rafforzare la propria azione nella partecipazione attiva dei cittadini alla vita della comunità.
“Per questo invitiamo già da ora i cittadini ad aderire numerosi alla nostra iniziativa. Siamo convinti che la partecipazione attiva dei cittadini sia un processo rafforzativo delle Istituzioni e della politica e non un loro depotenziamento soprattutto quando ci si occupa di beni comuni come l’ambiente, di salute e di protezione sociale dei cittadini”.
“Per questo ci aspettiamo da parte delle istituzioni e forze politiche un atteggiamento diverso di ascolto e coinvolgimento su tutte queste scelte. La nostra aspirazione e vocazione non è discuterle nelle aule di tribunale ma in un percorso, che finora non c’è stato, di vera partecipazione che non potrebbe che fare bene alla nostra comunità orceana”.

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