Maltrattamenti bimba disabile, l’educatrice chiede di essere scarcerata

Ai domiciliari dopo l'arresto in flagranza alla fine di aprile, la 33enne ha depositato istanza di annullamento della custodia cautelare al Riesame, che si è riservato di rispondere.

Brescia. Ha chiesto l’annullamento dell’ordinanza di custodia cautelare l’educatrice scolastica arrestata alla fine di aprile con l’accusa di maltrattamenti su un’alunna di 6 anni con disabilità.
Ad incastrala le immagini delle telecamere di videosorveglianza collocate dai carabinieri dopo la denuncia presentata dai genitori della piccola, preoccupati dal cambiamento d’umore manifestato dalla figlioletta, affetta da un disturbo dello spettro autistico, e dai lividi riscontrati sul corpo della piccola.

La 33enne educatrice era stata tratta in arresto e, dopo due giorni, era stata disposta la misura dei domiciliari. Ora la donna, che lavorava in una scuola primaria della Bassa Bresciana, ha presentato istanza di scarcerazione al tribunale del Riesame, contestando i gravi indizi di colpevolezza ravvisati dalla Procura.
Nell’interrogatorio immediatamente successivo all’arresto aveva preferito non rispondere alle domande del Gip, rilasciando solo alcune dichiarazioni spontanee in cui affermava di “volere bene alla bambina” e che “non le avrebbe ma fatto del male”.
Il tribunale si è riservato la decisione.

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