Bassa Bs, diffonde video hot con la figlia di solo un anno: arrestato

Un 32enne è finito in manette. Condivideva quei contenuti scabrosi sui siti internet, ma anche nelle chat.

(red.) Da mercoledì 23 giugno un uomo di 32 anni residente nella bassa bresciana con la moglie e una figlia piccola è stato arrestato e condotto nel carcere di Canton Mombello con le pesantissime accuse di detenzione, produzione e diffusione di materiale pedopornografico e violenza sessuale ai danni di minori. E il particolare raccapricciante nella vicenda è il fatto che l’uomo avrebbe avuto quella condotta anche nei confronti della figlioletta di poco più di un anno.

A mettergli le manette sono stati gli agenti della Polizia postale di Brescia che gli hanno anche sequestrato i dispositivi informatici sui quali erano presenti foto e video. L’indagine che ha condotto anche a Brescia era partita dal Canada dove è emerso un vasto giro mondiale di immagini pedopornografiche portando ad allertare le polizie di diversi Stati.
Nel caso italiano, anche a Brescia dove il 32enne arrestato è di compagnia ad altri quattro tutti indagati a piede libero e di varie province lombarde. Nel corso della perquisizione del 32enne nel bresciano sarebbe anche emerso che l’uomo pubblicava quei contenuti non solo sul web, ma anche diffondendo il materiale sulle chat. E la moglie non si sarebbe accorta di nulla. L’uomo era particolarmente attivo su una chat in cui venivano condivisi video di abusi sessuali nei confronti di bimbi molto piccoli, e sono stati rinvenuti filmati autoprodotti che lo ritraevano in atti sessuali praticati nei confronti della propria figlia.

Per identificare gli utenti italiani responsabili di diffusione di materiale di pornografia minorile su una nota applicazione di messaggistica istantanea, la Polizia Postale di Milano ha filtrato ed elaborato oltre 6.400 connessioni, riuscendo a individuare 17 soggetti, che, per restare anonimi sulla rete internet e non incorrere in conseguenze penali, creavano account utilizzando caselle di posta elettronica aperte con dati fittizi e accedendo alla rete attraverso reti Wi-Fi «aperte» o connessioni internet intestate a soggetti terzi.

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