Coronavirus, si monitorano le situazioni dalla Bassa alla Franciacorta

A Leno un'ordinanza contro gli assembramenti. A Sale di Gussago positivi anche il parroco e alcuni fedeli.

(red.) Dalla bassa bresciana alla Franciacorta si stanno vivendo alcune situazioni preoccupanti, tutte da monitorare, sul fronte del contagio da Covid-19 a causa del boom di nuovi casi positivi nell’arco di pochi giorni tra la fine di gennaio e i primi giorni di febbraio. Per quanto riguarda Roccafranca, ieri, lunedì 8 febbraio, si è svolta una riunione sul fronte scolastico con il Comune in cui è stato stabilito che le tre classi chiuse a causa dell’emersione di casi positivi tra studenti lo resteranno, consentendo la didattica a distanza.

Ma non solo, perché tra quelli che invece potranno recarsi in classe sarà adottata la misurazione della febbre a fronte del fatto che nell’arco di pochi giorni si sono registrati 22 nuovi casi positivi. Un’altra situazione da verificare è quella di Leno dove si sono segnalati una cinquantina di casi in cinque giorni. Per questo motivo ieri il sindaco Cristina Tedaldi ha deciso di convocare il centro operativo comunale nel corso del quale è stata anche emanata un’ordinanza con effetto immediato per proibire qualsiasi tipo di assembramento nei luoghi pubblici, coinvolgendo anche tutte le forze dell’ordine per potenziare i controlli. Per quanto riguarda la scuola, a Leno la media “Carlo Dossi” ha registrato 11 ragazzi positivi portando alla quarantena di tre classi.

Sempre nella bassa bresciana si sta monitorando anche quanto sta accadendo a Calvisano. Andando, invece, in Franciacorta, a Gussago è sotto controllo la situazione alla casa di riposo Richiedei dove erano emersi casi positivi tra gli operatori sanitari e alcuni ospiti. Nella frazione di Sale, tra l’altro, era risultato positivo, ma senza sintomi, anche il parroco don Giorgio Gitti inducendo a far chiudere la parrocchia. Alcuni fedeli si sono sottoposti al tampone e sono risultati a loro volta contagiati.

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