Coronavirus a scuola, disposte nuove chiusure a Calvisano e Roccafranca

A Calvisano ieri decisa la chiusura di asilo ed elementare. A Roccafranca disposta la chiusura di alcune classi.

(red.) Quello dei nuovi contagi da Covid-19 derivanti dalle scuole è diventato un allarme nazionale in questi primi giorni di febbraio, anche a causa della presenza, in alcune zone, di varianti molto più contagiose rispetto al ceppo originario. E in questo senso anche la provincia di Brescia ne sta risentendo, tanto che da giorni aumentano i paesi dove gli amministratori locali sono costretti a chiudere classi, se non addirittura intere scuole. Una delle ultime situazioni in ordine di tempo, riportata dal Giornale di Brescia, riguarda Calvisano, nella bassa bresciana.

Qui sono emersi 51 nuovi casi di contagio nell’arco di una settimana e di cui la metà solo nella frazione di Viadana. Per questo motivo ieri, domenica 7 febbraio, in anticipo rispetto all’inizio di una nuova settimana, è stata firmata un’ordinanza con cui è stata disposta la chiusura dell’asilo e dell’elementare per due settimane, disponendo la didattica a distanza per gli studenti. E proprio Viadana rappresenta la situazione più preoccupante dove dall’inizio di febbraio si sono registrati all’interno delle classi più casi rispetto all’intero mese di gennaio.

Altre realtà balzate agli onori della cronaca sono quelle di Castrezzato e Corzano dove le scuole, già chiuse, lo resteranno per un’altra settimana. E a queste da ultima, come riporta Bresciaoggi, si è aggiunta anche Roccafranca. Qui si sono verificati 18 nuovi casi di contagio in una settimana, di cui diversi studenti e tre insegnanti. In attesa di eventuali decisioni dell’Ats di Brescia, il Comune ha già disposto la chiusura di una classe prima e quarta elementare e una classe prima media. Nella giornata di oggi, lunedì 8 febbraio, si deciderà anche se sia il caso di chiudere tutte le scuole del paese. E qui, come detto, non si è aspettata l’Ats considerando che diversi soggetti hanno fatto dei tamponi senza il benestare dell’Agenzia di tutela della salute e scoprendo, seppure asintomatici, di essere positivi.

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