Delitto Arben Kolla dopo lite, 10 anni in meno in appello

20 anni in secondo grado (30 nel primo) per Romelli: il giudice accoglie di non riconoscere le aggravanti.

(red.) Ampia riduzione di pena in appello per quanto successe il 4 settembre del 2018 a Chiari, nel bresciano. Ieri, venerdì 29 gennaio, il giudice di secondo grado ha ridotto di dieci anni, da 30 a 20, la pena a carico di Marsell Romelli, il 28enne albanese accusato di aver ucciso il connazionale Arben Kolla. Il delitto si era consumato durante la festa delle Quadre di Chiari quando i due avevano iniziato ad attaccarsi, prima a parole e poi con i fatti per una quantità di sostanze stupefacenti.

La tensione era salita e Romelli era venuto in possesso di un oggetto contundente, mai ritrovato, che aveva usato contro il connazionale ferendolo e lasciandolo in un lago di sangue. Proprio Kolla perse poi la vita, mentre il suo aggressore venne trovato poco dopo nelle vicinanze da parte dei carabinieri. Per lui era scattato l’arresto e il carcere, quindi il processo.

In primo grado aveva incassato 30 anni di reclusione per omicidio volontario aggravato dai futili motivi. Ma in appello, con la sentenza di ieri, è stata accolta l’istanza di non considerare le aggravanti e così è giunto l’ampio sconto. Nel corso del processo era stata anche disposta una perizia psichiatrica sull’assassino, rilevando un disturbo della personalità, ma la capacità di intendere e volere.

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