Morìa di api nella Bassa Bs, Izs: ci sono quantità di fitosanitari
Si tratta di prodotti autorizzati, anche se con restrizioni. L'Ats sta indagando su chi ha coltivato il mais.
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(red.) La sensazione immediata era quella e nelle ore precedenti a giovedì 24 settembre è stata confermata dall’Istituto Zooprofilattico di Brescia operante sulla Lombardia e l’Emilia-Romagna. Le milioni di api morte nella bassa bresciana e in una parte del cremonese tra l’8 e il 14 agosto sarebbero state avvelenate da fitosanitari usati per contenere infestanti del mais. La morìa aveva colpito soprattutto Villachiara, Quinzano, Borgo San Giacomo e San Gervasio Bresciano.
Per quei fatti, che avevano assunto anche contorni nazionali, si era mossa l’Agenzia di Tutela della Salute con i carabinieri forestali e i Nas. I laboratori dello Zooprofilattico hanno analizzato alcune delle api morte trovando proprio quantità significative di fitosanitari.
Il problema è che si tratta di prodotti permessi come insetticidi a livello professionale, pur con delle dovute restrizioni e non si capisce per quale motivo abbiano letteralmente sterminato gli impollinatore. Le indagini sono ancora in corso, anche per verificare se chi, coltivando mais, abbia usato delle sostanze particolari e più pericolose.
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