Paratico e Carpenedolo, ragazzi finiscono nel mirino
Un gruppo fermato e sanzionato sul lungolago d'Iseo dopo un assembramento. Principio d'incendio nella bassa.
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(red.) Alcuni ragazzi si sono resi protagonisti in negativo in questi primi giorni di allentamento delle misure rispetto a quasi due mesi di lockdown. L’altro pomeriggio, martedì 5 maggio, tre ragazzini erano sul lungolago di Paratico, all’interno del parco delle ninfee, nonostante il divieto di assembramento. Il trio, che si è poi imbattuto nei carabinieri della stazione di Chiari, ha cercato di scappare dalle forze dell’ordine, ma in seguito sono stati tutti bloccati e sanzionati. Due di loro sono residenti a Villongo, in provincia di Bergamo e l’altro a Capriolo.
A Carpenedolo, invece, nella bassa bresciana, alcuni ragazzini si sono divertiti nel tentare di dare fuoco alle sterpaglie mercoledì sera 6 maggio lungo le rive del fiume Chiese. Tra l’altro una pratica che in questo periodo è vietata per la siccità e il rischio di provocare roghi boschivi. I giovani piromani sono scappati nel momento in cui sono stati scoperti e alcuni coltivatori hanno usato l’acqua dei tubi di irrigazione per spegnere quel principio d’incendio. L’accaduto è stato segnalato alle forze dell’ordine e i ragazzi rischiano sul fronte dell’incendio e del divieto di assembramenti.
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