Carpenedolo, picchia la compagna e brucia casa. E’ scappato
E' successo venerdì notte in un'abitazione in via 2 Giugno. Il carpentiere 60enne al momento è irreperibile.
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(red.) Nella bassa bresciana gli inquirenti stanno cercando l’uomo di 60 anni che venerdì notte 17 gennaio ha dato scompiglio a Carpenedolo tentando di uccidere in casa una ragazza di 27 anni sua compagna e poi dando fuoco all’abitazione. Tanto che le accuse nei suoi confronti sono di tentato omicidio e incendio doloso. Responsabile di questo è Petro Lucaci, un rumeno che abita in paese e che ora si è reso irreperibile dopo aver messo in atto quel raptus di follia.
Carpentiere di professione, sembra che abbia dato fuoco alla casa pensando che la ragazza fosse rimasta all’interno e per distruggere le prove di quanto aveva messo in atto. Ma in realtà la giovane, grazie anche all’intervento di alcuni passanti che avevano lanciato l’allarme, si è messa in salvo. La 27enne ucraina era stata soccorsa e portata in ospedale con varie contusioni e ha incassato una prognosi di un mese. Proprio lei era ospite da qualche giorno dell’uomo e in quel venerdì notte sarebbe tornato a casa ubriaco e pretendendo dalla giovane un rapporto sessuale. Dopo il rifiuto era stata colpita più volte sul corpo e alla testa con un oggetto pesante e poi condotta all’ospedale Civile di Brescia.
Tutto era avvenuto in una palazzina in via 2 Giugno e ora i carabinieri stanno cercando di capire cosa abbia indotto l’uomo a quella reazione violenta. E non sarebbe la prima volta che il 60enne si comportava in quel modo. Infatti, aveva già minacciato due amiche 40enni che avevano trascorso una serata con lui. Queste, ubriache, avevano detto di essere state minacciate dall’uomo che pensava che loro gli avessero rubato dei preziosi da casa. Ora sono in corso le operazioni per trovare l’uomo che potrebbe anche pensare di espatriare. Nel frattempo l’abitazione è stata posta sotto sequestro e dichiarata inagibile per l’incendio.
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