Plastic tax, un’ora di protesta alla Sirap di Verolanuova

L'azienda produce contenitori espansi, e nella Bassa ha 500 dipendenti. "Nessun miglioramento, serve solo a fare cassa".

(red.) “La plastic tax rischia di affossare ulteriormente la competitività di un settore di eccellenza, che sta già intraprendendo una transizione verso soluzioni più sostenibili. Dobbiamo evitare che provvedimenti inappropriati possano ferire ulteriormente l’economia del Paese”. Stefano Lazzari, Amministratore Delegato di Sirap Spa, guarda con preoccupazione alla plastic tax, un provvedimento che – se confermato – rischia di vanificare gli investimenti e gli sforzi già messi in atto da un settore non solo cruciale per il Paese, ma con ricadute pratiche sulla vita quotidiana di milioni di consumatori. “È una tassa”, sottolinea, “che così impostata non raggiunge nessuno scopo ambientale, serve solo a fare “cassa” e provocherà danni all’ambiente, all’innovazione, all’industria e ai lavoratori”.


Per questo motivo domani, giovedì 5 dicembre alle 11, tutti gli impianti di Sirap – nell’ambito di un’iniziativa nazionale che vede coinvolte in parallelo le 3.000 aziende ed i 50.000 dipendenti del settore, che realizza un fatturato di oltre 12 miliardi di euro – fermeranno per un’ora la produzione
,
per richiamare l’attenzione sulla necessità di investimenti ed incentivi capaci realmente di promuovere la competitività e la sostenibilità ambientale. In particolare, nell’impianto principale di Verolanuova (Brescia), l’amministratore delegato ed il management di Sirap promuoveranno un incontro diretto tra istituzioni, media e lavoratori, al fine di evidenziare i rischi per l’occupazione, la competitività e l’ambiente “di un provvedimento profondamente sbagliato”.

 

Grazie a circa 500 dipendenti diretti e 4 impianti in Italia, su un totale di 1.500 dipendenti diretti in
11 stabilimenti produttivi in molti Paesi europei, Sirap
è sicuramente un esempio di eccellenza
produttiva italiana, capace di fornire alla Grande Distribuzione e all’industria alimentare contenitori espansi e rigidi per tutte le applicazioni con alimenti. Da tempo, il Gruppo ha inoltre avviato un’attenta politica per definire e realizzare con l’intera filiera sistemi di riciclo più efficienti e diffusi, con l’obiettivo di raggiungere i target di riduzione, riuso e riciclo definiti dalla Plastic Strategy a livello europeo per tutti i polimeri da imballaggio, in un’ottica di piena sostenibilità, sia ambientale (di processo e di prodotto), che economica e sociale. Già oggi infatti il 15% della plastica utilizzata proviene da economia circolare, con un trend in continua crescita, anche sulla spinta delle dinamiche di mercato. In particolare, la domanda di polimeri riciclati è salita nel 2018 del 3,1%, a fronte di una discesa dei consumi di materie plastiche vergini.
“Con la plastic tax”, conclude Lazzari, “si bloccano innovazione, ricerca e investimenti, si sottraggono risorse finanziarie e capacità di guardare al futuro, all’occupazione e alla riconversione. Sirap ha da tempo avviato un percorso di attenzione verso l’ambiente e verso l’economia circolare ed è pronta a rafforzare questo impegno. Tutte le plastiche sono riciclabili, la sfida è passare da “riciclabile” a “riciclato”: è una sfida che stiamo raccogliendo ed è in questa direzione che è necessario agire”.


Sirap
è uno dei più qualificati produttori di contenitori per alimenti freschi in Europa. Sirap realizza soluzioni innovative per tutte le esigenze del confezionamento del fresco alimentare: contenitori in PS (polistirolo espanso e rigido), PET (Polietilen-tereftalato) e PP (Polipropilene) per tutte le applicazioni alimentari. Fornisce anche una vasta gamma di prodotti commercializzati dedicati all’industria del fresco e alla grande distribuzione (film, contenitori, macchine, accessori). In termini di sostenibilità Sirap da anni lavora all’ottimizzazione dei propri materiali e della logistica senza dimenticare il fine vita per facilitarne la raccolta, la selezione ed il riciclo.

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