Bagnolo, bando Polizia Locale: indagata sindaco

Cristina Almici è accusata di abuso d'ufficio nella nomina, congelata, del comandante della municipale Basma Bouzid. Ieri riunione di giunta straordinaria.

(red.) Arrivano nuovi sviluppi nell’ambito dell’indagine scattata a Bagnolo Mella per il bando come comandante della Polizia Locale nel paese bresciano e vinto dalla 40enne Basma Bouzid, nata a Tunisi, ma cittadina italiana. Infatti, il sindaco Cristina Almici risulta essere indagata per abuso d’ufficio dopo che gli inquirenti hanno analizzato il suo telefono cellulare posto sotto sequestro dalla procura di Brescia. Cavaliere della Repubblica ed ex comandante a Gargnano, anche la stessa 40enne aveva già ricevuto un avviso di garanzia per falso in atto pubblico insieme ai quattro componenti della commissione chiamata a valutare le domande.

Il magistrato Ambrogio Cassiani aveva aperto un’inchiesta, tuttora in corso, che ha anche portato alla sospensione della nomina. L’accusa è quella di aver creato un bando ad hoc dal momento che l’originaria tunisina e il primo cittadino si conoscevano già da militanti di Fratelli d’Italia e comuni amici dell’ex parlamentare Giuseppe Romele, estraneo alla vicenda. Gli altri coinvolti nell’indagine sono già stati interrogati e nel frattempo potrebbe aprirsi un nuovo dibattito all’interno della squadra di governo. Ieri, domenica 9 giugno, si è svolta una riunione straordinaria della giunta e potrebbe emergere la volontà di un rimpasto.

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.