Botte e violenza sessuale: condanna a otto anni

Vittima delle violenze reiterate ex convivente dell'uomo, la quale, dopo anni di vessazioni, lo ha denunciato.

(red.) Otto anni e due mesi. Questa la condanna in primo grado, nel processo che si è svolto martedì 6 luglio, per un 50enne bresciano accusato di maltrattamenti, lesioni e violenza sessuale nei confronti dell’ex convivente.
Il tribunale ha anche disposto la trasmissione degli atti alla procura perché valuti l’ipotesi di reato di sequestro di persona.

Protagonista di questa storia di violenza e degrado una coppia, residente nei dintorni di Chiari: i due, che inizialmente vivevano sotto lo stesso tetto con la madre dell’uomo, dopo diversi litigi, vennero allontanati dall’abitazione e, dopo un periodo trascorso prima nel garage, quindi in un pollaio e poi in strada,  ebbero infine  acceso ad un alloggio di edilizia popolare.

Ma i problemi per la compagna del 50enne non finiscono perchè, nel periodo compreso tra il giugno 2019 e il febbraio 2020, numerose sono state le segnalazioni e gli accessi della donna al pronto soccorso per  contusioni e ferite, dalla stessa sempre minimizzate o attribuite a cadute accidentali.
Così come frequenti erano le grida e le liti provenienti dall’abitazione della coppia.

Dopo una serie di accertamenti, e dopo la denuncia della compagna, i carabinieri della stazione di Chiari hanno arrestato l’uomo. Mercoledì la condanna: il pm aveva chiesto 11 anni, i legali dell’uomo l’assoluzione.

 

 

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