Sabato presidio pacifista alla Leonardo Breda di via Lunga

locandina presidio pacifisti Leonardo Breda

Brescia. Il Comitato contro la Guerra ha organizzato dalle 15 alle 18 di sabato 7 maggio una manifestazione pacifista con musica, interventi e drammatizzazione davanti alla Leonardo/Breda di Brescia in via Lunga 2 (zona Villa Glori).
“No alla guerra, no alle spese militari, no all’invio di armi e soldati”, si legge in una nota. “E’ in atto una gigantesca ridefinizione mondiale dei blocchi di potere capitalistici per la spartizione dei profitti estratti dal lavoro umano e dalla natura. I macrosettori del capitalismo che si scontrano usano gli Stati e le guerre per affermare il loro interessi economico-politici. La guerra è morte, è distruzione per le popolazioni, i lavoratori e le lavoratrici, ma è grande occasione di guadagno per gli speculatori che si arricchiscono sulle disgrazie umane. La guerra uccide, violenta gli esseri umani e la terra. La guerra è una fonte immensa di inquinamento e distruzione dell’ambiente”.
“Governo e parlamento”, prosegue il documento, “col voto di tutti i partiti di destra e centro, Pd, M5S…, (solo la sinistra coerente con i suoi pochi deputati ha votato contro) hanno aumentato vertiginosamente le spese militari sia per armamenti che per l’invio di missioni di guerra nel mondo. Inviano sempre più armi all’esercito e al governo ucraino aumentando i rischi di allargamento del conflitto e di nuove guerre. Queste spese saranno ancora pagate con tagli ai servizi e probabilmente alle pensioni. Nel clima di isteria guerrafondaia e di esasperazione dei nazionalismi, perfino il Papa è stato censurato quando ha denunciato come disumano e vergognoso l’aumento delle spese militari”.
“La guerra è una sciagura per quasi tutti”, scrivono i pacifisti bresciani, “e ricchezza per un pugno di fabbricanti di armi e speculatori capitalisti. Leonardo vende sistemi di guerra in ogni parte del mondo. Le sue armi sono usate in tutti gli scenari di guerra. Per questo saremo sabato 7 maggio dalle 15 davanti alla Leonardo-Breda primo produttore di morte d’Italia e tra i principali del mondo. I lavoratori e gli sfruttati di Russia, Ucraina e di tutto il mondo non hanno nulla da guadagnare dalla barbarie della guerra e tutto da perdere”.
“Ci battiamo per:
Ritiro delle truppe di invasione russe, sostegno alle resistenze popolari, non agli eserciti.
Rispetto dei diritti di tutti i popoli di Ucraina, Russia e di ogni parte del mondo.
Accoglienza per tutte e tutti profughi e immigrati senza condizioni.
Scioglimento di tutte le alleanze militari a partire dalla Nato.
Taglio delle spese militari, conversione della produzione bellica.
Blocco dell’invio di armi e delle missioni militari all’estero.
Blocco dei prezzi.
La vita vale più del profitto di pochi vili speculatori”.

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