Pampuri di Brescia, protesta dei richiedenti asilo

Lamentano carenze delle strutture igieniche e un'invasione di cimici nei letti, non risolta dalla direzione. Interviene la Prefettura.

(red.) Protesta la mattina di venerdì 21 agosto a Brescia per i richiedenti asilo ospitati al centro di accoglienza San Riccardo Pampuri, presso l’ex Pilastroni, all’incrocio tra via Corsica e via Lamarmora.
Gli ospiti, una quarantina di stranieri per lo più africani su un totale di 141 interni, si sono radunati all’ingresso lamentando gravi carenze sanitarie e un’inadeguatezza dei servizi igienici alla quale si è aggiunta un’infestazione di cimici nei letti che la direzione della struttura non si sarebbe preoccupata di affrontare.
Alcuni di loro hanno pure contestato il trasferimento di qualche ospite in altre strutture più piccole o decentrate che la direzione del Pampuri aveva deciso, a suo dire, per alleggerire la situazione nel centro di via Corsica.
Sul posto sono intervenuti i poliziotti della Digos della Questura di Brescia, mentre una delegazione dei richiedenti asilo è stata ricevuta in Prefettura per esporre la situazione e le proprie richieste. È stato trovato un accordo in base al quale sarà valutata la situazione igienico sanitaria (anche con ispezioni a sorpresa a cura dell’ente pubblico), mentre solo alcuni dei residenti verranno trasferiti. Nel pomeriggio la protesta è quindi rientrata.
L’Asilo notturno San Riccardo Pampuri Fatebenefratelli è una associazione senza scopo di lucro che opera da oltre 35 anni nel campo dell’assistenza sociale e sanitaria assistendo persone in situazione di marginalità ed esclusione sociale e richiedenti protezione internazionale.

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