Coronavirus, dossier “Non sta andando tutto bene” contro la Lombardia

Ieri le organizzazioni che hanno raccolto il materiale nel documento lo hanno presentato davanti al Civile.

(red.) Circa un mese fa, lo scorso 27 giugno, si erano riuniti in un’assemblea pubblica in piazza Vittoria a Brescia. E ieri, giovedì 30 luglio, lo hanno fatto davanti all’ospedale Civile, preso a simbolo per il numero dei pazienti affetti da Covid-19 assistiti nei mesi più drammatici tra marzo e aprile. Una ventina di organizzazioni hanno raccolto in 48 pagine (qui il documento disponibile sul sito di Radio Onda d’Urto) una serie di elementi entrati a far parte del dossier “Non sta andando tutto bene” per sottolineare i punti critici nella gestione dell’emergenza pandemica da parte della Regione Lombardia.

Tanto da definire “disastrosa e criminale” la gestione condotta dal governatore Attilio Fontana e dall’assessore al Welfare Giulio Gallera. Le stesse organizzazioni sollevano il tema di una sanità lombarda che sarebbe al collasso a causa dei continui tagli alla sanità pubblica a favore della privatizzazione e smantellando, invece, la sanità territoriale. Tanto da chiedere le dimissioni del centro destra e la cancellazione della legge Maroni sulla regionalizzazione della sanità.

Raccogliendo il materiale di questi mesi di emergenza e confluito nel dossier, le stesse organizzazioni indicano come la situazione drammatica in Lombardia non sia stata causata dalla fatalità. Per questo motivo, in vista anche di dover gestire una possibile seconda ondata epidemica come si sta registrando in Europa e non solo, chiedono che il denaro in arrivo dalle istituzioni europee venga destinato al potenziamento della sanità pubblica.

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