Presidio Radio Onda d‘Urto all‘Agenzia Entrate

Ieri pomeriggio sit-in di alcuni componenti dell'emittente nella sede di via Sorbanella dopo che il direttore e funzionario sono stati arrestati per mazzette.

(red.) Ieri pomeriggio, mercoledì 9 ottobre, alcuni componenti di Radio Onda d’Urto guidati da Umberto Gobbi, che è tra i fondatori, hanno fatto irruzione alla sede dell’Agenzia delle Entrate di via Sorbanella a Brescia per un presidio e con tanto di slogan. “Mazzate alle associazioni, mazzette dagli imprenditori” c’era scritto sul cartellone che hanno mostrato all’interno della sede, ma senza interrompere il lavoro degli uffici. Il presidio è durato circa mezzora e non c’è stato bisogno nemmeno di allertare la Polizia. Il motivo della protesta?

Due sanzioni che la radio autofinanziata aveva ricevuto da parte dell’ente. Una per “un baratto di frequenze dal quale non abbiamo guadagnato soldi ma ci è costato 180 mila euro perché l’Agenzia ha deciso di perseguitarci fino in Cassazione, dopo aver perso i primi due gradi di giudizio” ha detto Gobbi. E infatti l’associazione ha pagato la multa perché altre richieste successive e più onerose avrebbero potuto portare alla chiusura dell’emittente. E anche un’altra multa di 40 mila euro firmata dal direttore Generoso Biondi e dal funzionario Alessandro De Domenico.

Entrambi sono stati arrestati alla fine settembre per corruzione nell’ambito dell’operazione “Leonessa”. “Due persone che si sono accanite anche contro altre associazioni culturali. Ci contestano l’impossibilità di avere 650 volontari che lavorano alla festa – dicono i manifestanti – e invece è proprio così. La nostra forza è sul sostegno di chi ci permette di fare la festa estiva che è il nostro maggior mezzo di autofinanziamento. Non riconoscerci questo ci ha mandati in collera e spronati ad organizzare la protesta”.

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