Treni, blackout Brescia-Parma: stop 4 corse

Ieri i pendolari, anche bresciani, hanno atteso tre ore a Verolanuova prima che arrivasse un altro convoglio. E i numeri dei presunti tagli preoccupano.

(red.) Quella di ieri, lunedì 19 novembre, è stata un’altra giornata di ordinario disagio per i pendolari dei treni, di cui molti bresciani, sulla linea Brescia-Cremona. E’ successo che per tre ore, dalle 11,50 fino alle 13,50, un blackout ha portato a sopprimere quattro corse per un guasto ritenuto non riparabile a un convoglio. Di conseguenza, una ventina tra studenti e lavoratori bresciani hanno dovuto attendere per tutto quel tempo all’interno della sala d’attesa della stazione di Verolanuova e nemmeno riscaldata. Si attendeva un autobus sostitutivo entro mezzogiorno, invece si è presentato un treno poco prima delle 14. Di fatto, l’ennesimo episodio di disservizio sulla linea lombarda.

Nel frattempo, come dà notizia Bresciaoggi a proposito di indiscrezioni riportate da Le Iene, la compagnia ferroviaria Trenord potrebbe tagliare 350 convogli a servizio di 24 mila passeggeri nei giorni festivi e feriali e di cui una parte (non tutti) sostituiti dagli autobus. Tra Bergamo e Brescia questa situazione riguarderebbe le linee Rovato-Bornato, Brescia-Piadena e Brescia-Parma, ma anche la Seregno-Carnate per 1.400 bresciani. Sono, però, numeri da verificare considerando che durante la conferenza regionale del trasporto pubblico locale si parlava di tagli per il 5% tra treno e chilometri e dell’1% per oltre 700 mila viaggiatori. Quindi, 7.500 utenti rispetto ai 24 mila che si paventano. La presunta insufficienza del personale era già caduta, nella programmazione, nell’annuncio di tagliare le corse con meno di 50 passeggeri sulle linee secondarie.

Nei dettagli, sulla Bergamo-Brescia ci sarebbe un taglio totale delle corse sulla Rovato-Bornato per 139 pendolari che sarebbero costretti a prendere l’autobus. Mentre sulla linea da Brescia verso Parma potrebbero essere cancellate otto corse sulla Brescia-Piadena e cambiate con autobus, oltre che sulla Brescia-Parma per un totale di oltre 1.200 viaggiatori. Ma di fronte a questa possibilità, Massimo Lazzarini portavoce bresciano del comitato “Sbiancalafreccia” attacca parlando del fatto che questi numeri sarebbero stati decisi dai vertici e non a livello di conferenza del trasporto pubblico. In più, con il rischio che questi tagli non riguardino solo la stagione invernale, ma siano definitivi. Nessun cambiamento, invece, sulla Milano-Brescia che resta una delle corse più frequentate.

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