Ex Serini, oltre 200 al presidio anti-migranti

E' iniziato il sit-in davanti alla vecchia caserma militare che entro novembre ospiterà i primi profughi. E il sindaco Fraccaro chiede misure di sorveglianza.

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(red.) “Non vogliamo i profughi”. Questo è il mantra ripetuto giovedì sera 10 novembre all’esterno dell’ex caserma Serini di Montichiari, nel bresciano, destinata a ospitare fino a 130 richiedenti asilo. Oltre 200 persone, tra i membri del comitato contrario all’arrivo dei migranti, ma anche residenti, simpatizzanti e sigle politiche hanno iniziato il presidio di protesta. Il prefetto di Brescia Valerio Valenti, che ha incontrato il sindaco Mario Fraccaro, ha confermato che entro novembre arriveranno i primi gruppi di stranieri.

Ma i contestatori non ci stanno e hanno annunciato tre giorni e notti di presidio, iniziato giovedì sera e fino a sabato 12. La loro protesta ha avuto anche la ribalta nazionale per opera di un collegamento tv con il programma su Rete 4 “Dalla vostra parte”, condotto dal giornalista Maurizio Belpietro. I residenti hanno deciso di alzare la voce per condannare una situazione che vede Montichiari già nel mirino per la quantità di discariche e, ora, anche per l’arrivo di oltre 100 migranti rispetto agli altri cento già ospitati proprio in paese.

Il sindaco Fraccaro, da sempre contrario ma rassegnato di fronte alla scelta della prefettura, ha annunciato battaglia sulla sicurezza. Per questo motivo ha chiesto a Valenti di convocare entro venerdì 18 novembre una nuova riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza per definire le misure di sorveglianza della vecchia sede militare. In pratica, chi tra carabinieri, polizia e altre forze dell’ordine dovrà controllare che non ci siano problemi. E il primo cittadino ha aggiunto di voler installare delle telecamere, a spese del comune, intorno al sito che ospiterà i migranti.

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