#Sbiancalafreccia, sit-in a stazione Brescia

Lunedì mattina i pendolari hanno svolto un presidio contro Trenitalia per lamentare la situazione. I più costosi rossi al posto delle bianche.

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Foto dal gruppo Facebook

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(red.) Lunedì mattina 2 maggio, dopo le 7, si è svolto un presidio di protesta davanti alla stazione ferroviaria di Brescia contro la progressiva sostituzione dei treni Frecciabianca con i più costosi Frecciarossa. La nuova politica commerciale è stata adottata da Trenitalia sulla linea Milano-Brescia-Verona e in vista dell’arrivo dell’alta velocità dalla fine del 2016. Per questo motivo una ventina di pendolari guidati dal portavoce del comitato Giancarlo Bontacchio hanno distribuito volantini ai passanti per sollevare la questione. Hanno brandito lo striscione #sbiancalafreccia per sottolineare come gli interventi adottati da Trenitalia siano penalizzanti per i pendolari. La critica riguarda il fatto che molti diretti alle università o al lavoro e che devono prendere il treno, non potranno più salire sulle Frecciabianca in riduzione.
Potranno farlo, invece, sui nuovi Frecciarossa che, però, prevedono costi più alti per biglietti e abbonamenti, oltre all’obbligo di prenotare. Il comitato lamenta anche la mancanza di alternative che Trenitalia ha presentato, visto anche che molti viaggiatori hanno già sottoscritto, con il patrocinio della Regione, altre forme di abbonamento. Per sostenere la richiesta dei viaggiatori sono state raccolte 500 firme e la situazione è stata presentata all’agenzia del trasporto pubblico locale di Brescia, al consiglio del Pirellone e a Federconsumatori. E’ stato anche creato il gruppo Facebook #sbiancalafreccia per raccogliere esperienze, testimonianze e disagi di chi viaggia in treno.

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