Inchiesta dialisi, Valsabbia medita stop

Volontari pronti a protesta dopo le indagini che li vedono coinvolti nei presunti rimborsi illeciti. "Accanimento giudiziario non giustificabile".

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Ambulanza(red.) L’inchiesta sui rimborsi alle associazioni di volontariato per il trasporto dei dializzati sta scuotendo il mondo dei sodalizi bresciani che si occupano di questa attività. Nei giorni precedenti al 25 aprile il giudice ha disposto un nuovo sequestro dei conti correnti delle ventiquattro associazioni che erano già state colpite a giugno del 2015. La vicenda riguarda 1,4 milioni di euro che i sodalizi avrebbero percepito in modo illecito dalla Regione Lombardia, su autorizzazione dell’Asl (ora Ats). Denaro confluito nelle casse dei gruppi per il trasporto di chi deve essere sottoposto quasi ogni giorno alla dialisi.
Tra le associazioni finite nel mirino c’è anche quella dei Volontari ambulanza della Valle Sabbia che, come riporta la stampa locale, sta pensando a una forma di protesta clamorosa per smarcarsi da ogni accusa. In pratica, sta valutando di fermare l’attività di trasporto dei dializzati. Il gruppo parla di “un’infamante accusa sull’aver profittato della nostra azione di volontariato, che abbiamo sempre svolto con passione, zelo e puntualità”. Il legale dell’associazione parla di “accanimento giudiziario ingiustificato perché non è stato chiesto alcun euro di rimborso senza presentare documenti, nulla distratto dalle casse e i protocolli non sono mai stati disattesi”.

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