“No alla rimozione”, si incatena al gazebo

La plateale protesta messa in atto da Elisabetta Cavallari, titolare dell'omonma pasticceria in Piazzale Arnaldo. Il Comune vuole rimuovere il dehor.

gazebo pasticceria elisabetta brescia(red.) Incatenata al gazebo della discordia. Questa la plateale protesta messa in atto da Elisabetta Cavallari, titolare dell’omonima pasticceria che sorge all’angolo fra Piazza Arnaldo e via Treiste a Brescia, al centro di una querelle con l’amministrazione comunale che ne vuole la rimozione.
Secondo la Loggia, infatti, il dehor è “abusivo” e “non conforme” al restyling previsto per la piazza cittadina. Ma Elisabetta non ci sta e, nella mattinata di venerdì 17 aprile, giornata in cui è stata fissata la rimozione forzata di tavolini e sedie, si è incatenata alla struttura, costata diverse decine di migliaia di euro. La titolare dello storico locale (quasi 50 anni di attività) sostiene invece di essere in regola con le autorizzazioni.
A pronunciarsi sulla questione è intanto chiamato il Tar, il Tribunale amministrativo di Brescia. La prossima udienza è prevista per mercoledì 22 aprile.

 

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