Studenti occupano… per sicurezza

Il Kollettivo studenti in lotta ha fatto irruzione nella sede dell'assessorato all'istruzione per «denunciare lo stato di degrado delle scuole superiori bresciane».

(red.) Nella giornata di martedì 10 dicembre, il Kollettivo Studenti in Lotta ha effettuato un’occupazione simbolica all’Assessorato dell’Istruzione  di Brescia, in Via Milano 13, per denunciare lo stato di degrado generalizzato nelle scuole superiori bresciane.
Secondo gli studenti «Numerosi sono i casi di decadimento nell’edilizia scolastica bresciana dovuta ad infiltrazioni d’acqua piovana all’interno delle classi, nei corridoi, nei laboratori e alla presenza di crepe nei muri e intonaci dei soffitti pericolanti. La protesta aveva lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica e di rendere nota questa situazione, invitando le istituzioni a porre rimedio, al fine di  scongiurare che si verifichino crolli come già avvenuto in diverse scuole».
«Dall’inizio di quest‘anno scolastico – continuano i ragazzi bresciani – molte  sono le scuole che hanno pagato il prezzo della negligenza dello Stato. Le cause di questa situazione vanno ricercate nelle scelte fatte da parte di chi ha preferito investire sul TAV e spese militari, lasciando marcire le scuole. Solo per meri interessi economici».
Durante l’azione di protesta, i giovani hanno incontrato l’assessore Aristide Peli, cui sono state evidenziate le problematiche strutturali presenti nelle scuole, documentate da cartelloni con fotografie. «Dopo un’iniziale scarico delle responsabilità all’assessore per le infrastrutture scolastiche Giorgio Prandelli – raccontano i membri del Kollettivo – la risposta ricevuta è stata la solita replica diplomatica degli uomini delle istituzioni, che affermano la mancanza di fondi reperibili in maniera celere dovuto al patto di stabilità».
Gli studenti bresciani, però, non sembrano intenzionati a dimenticare la questione: «Convinti delle nostre buone motivazioni, affermiamo che non aspetteremo che  le istituzioni vengano a versare lacrime di coccodrillo strumentalizzando le sciagure quando i disastri sono già avvenuti. Poter studiare in una scuola sicura è un nostro diritto..e non ci rinunceremo».

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