San Polo, animalisti contro il circo Orfei

Animal Amnesty ha organizzato 12 giorni di presidio per manifestare contro la storica compagnia circense. Gli attivisti protestano contro lo sfruttamento delle bestie per gli spettacoli.

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(red.) Il Carrozzone di Moira Orfei arriva a Brescia ed è subito protesta. Animal Amnesty ha indetto una 12 giorni di presidi contro lo spettacolo itinerante della storica compagnia. I presidi avranno inizio giovedì 17 ottobre  e proseguiranno fino al 4 Novembre a San Polo, nell’area Luna Park, dove tradizionalmente sorgono i tendoni del circo.
Gli animalisti contestano alla compagnia il trattamento delle bestie, il loro sfruttamento e la vita di reclusione a cui sono costretti. In particolare contestano il trattamento del Leone bianco Artù, protagonista di questa tournée. Lo splendido esemplare di felino, secondo gli animalisti, sarebbe stato allevato e addomesticato in condizioni disumane. «Il Leone – scrivono in una nota gli attivisti – proviene dal famigerato centro di addestramento “Mary Chipperfield”, nel quale animali esotici di varie specie vengono allevati, cresciuti e domati per essere venduti a strutture circensi di tutta Europa. I proprietari del centro in questione sono tristemente famosi per aver subito nel proprio Paese di origine, l’Inghilterra un processo per gravi maltrattamenti».
Non è la prima volta che Animal Amnesty si attiva sul territorio bresciano per contrastare l’attività circense che coinvolge gli animali. nell’ultimo anno è stata più volte coinvolta sul tema del circo, lo scorso dicembre il Circo Martini venne presidiato per 22 giornate dagli attivisti di Animal Amnesty e dopo 15 spettacoli annullati per assenza di pubblico, decise di lasciare la piazza con otto giorni di anticipo rispetto la data prevista. Anche in questo caso gli attivisti, con la loro presenza, sperano di dissuadere il pubblico, sensibilizzandolo verso spettacoli circensi privi di animali.

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