Immigrati, rischio presidio permanente

Centinaia di migranti si sono radunati davanti allo Sportello di via Lupi di Toscana. Poi il dirigente Cento ha rassicurato lo snellimento delle pratiche.

(p.f.) Presidio permanente scongiurato in via Lupi di Toscana. Dalle 10 alle 13,30 di mercoledì 9 ottobre, decine di immigrati si sono concentrati davanti allo Sportello Unico per l’immigrazione di Brescia, per ribadire il problema dell’inadeguatezza dell’ufficio che ha smaltito solo 200 delle oltre 5mila richieste di regolarizzazione, dopo la sanatoria del 2012.
Alle 11, rappresentanti di Diritti per Tutti, Cross Point e Coordinamento Immigrati della Cgil hanno incontrato il nuovo responsabile dello Sportello unico, nominato il 21 settembre, Sebastiano Cento. «Il problema», ha spiegato Driss Enniya, di Cgil Brescia, «sono i tempi per avere una risposta sulla sanatoria. Dai numeri in nostro possesso, risulta che è stata conclusa una pratica al giorno». Il presidio sarebbe dovuto durare fino alle 18, ora cui era fissata un’assemblea, ma già si parlava di andare avanti a oltranza.
L’incontro con Cento è stato però positivo. Dal suo insediamento, sono state concluse 72 pratiche. «Questo è un dato», ha sottolineato Enniya, «molto importante, ci dice che c’è stato un miglioramento. Ci ha anche tranquillizzato anche sul clima interno all’ufficio. Anche i dipendenti, ora, hanno dato la disponibilità a fare front-office, perché il dirigente ha dato un minimo di garanzie».
Prospettiva di velocizzare le pratiche anche per il ricongiungimento famigliare. «Una procedura che dovrebbe essere molto più snella, in teoria, perché si tratta di persone già regolarizzate, e che invece durava anche un anno. Ora, il nuovo dirigente è presente tutti i giorni, risponde in prima persona alle necessità, mentre prima non c’era nessun contatto con i richiedenti. Ci ha anche dato la sua disponibilità a tenerci in contatto». Visto l’esito dell’incontro, è stata scartata l’idea del presidio permanente.
«E’ giusto», conclude Enniya, «dare il tempo per vedere i primi risultati, non vogliamo essere quelli che protestano ad ogni costo. Fra due settimane ci rivedremo, per capire se dalle parole si è passati ai fatti». Alle 18, è comunque fissata l’assemblea pubblica per fare il punto sulla situazione, alla luce dei nuovi sviluppi.

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