Brescia, sovraffollamento carceri? “E’ tortura”

Alla vigilia della Giornata mondiale contro la tortura, la Cgil ha affisso uno striscione davanti a Canton Mombello. Chieste riforme per ridimensionare il numero dei detenuti.

(red.) Una sentenza della Corte Europea dei diritti dell’uomo dichiara che il sovraffollamento delle carceri è tortura.  Ad oggi, i detenuti a Canton Mombello si aggirano fra i 490 e i 495, contro una capienza massima di 298.
Per questo motivo martedì 25 giugno Cgil, nelle persone di  Luciano Pedrazzani, della Segreteria della Camera del Lavoro di Brescia, e Donatella Cagno, segretaria generale della Funzione pubblica, ha chiesto che le riforme vengano fatte con rapidità. Sarebbe necessario, infatti, introdurre il reato di tortura, in modo da obbligare lo Stato a iniziare pratiche legislative per diminuire il sovraffollamento degli istituti di detenzione.
Inoltre bisognerebbe modificare la legge Fini-Giovanardi sulle droghe e la Cirelli sulle recidive, introdurre il numero chiuso nei carceri, promuovere pene alternative alla detenzione per reati come l’assunzione di droga e creare nuove occasioni di lavoro. Per questi ed altri motivi è partita la campagna “Carcere, droghe e diritti umani” per la promozione di tre leggi ad iniziativa popolare, sostenuta da Cgil e numerosi altri enti e associazioni italiane.

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