Quote rosa, presidio davanti alla Loggia

Il Coordinamento donne del Pd in piazza per protestare contro la mancata modifica dell'emendamento per la presenza paritaria femminile in Comune e negli enti.

(red.) Venerdì 15 marzo il Consiglio Comunale di Brescia valuta e vota le modifiche allo Statuto Comunale.
Tra queste, nonostante le proposte fatte dall’opposizione e l’animata discussione in commissione Statuto , non è compreso, tra le modifiche, l’emendamento che prevede una presenza paritaria delle donne 50 a 50 all’interno della Giunta e degli Enti di competenza comunale.
“Le donne del Pdl e della Lega”, si legge in una nota del Coordinamento donne del Partito Democratico, “non si sono battute per questa scelta , anzi hanno accettato che si parlasse genericamente di presenza femminile”.
“Noi siamo convinte che la piena partecipazione delle donne alla vita pubblica democratica e all’interno delle istituzioni è essenziale per lo sviluppo economico , politico , sociale e civile del Paese e non solo perchè la normativa lo prevede”.
“L’assenza delle donne nei vari organismi politici e nei vari cda deve essere percepita come una vera emergenza democratica e non come una mera questione di giustizia o rivendicazione di un diritto individuale. Questo salto all’indietro”, sottolineano del donne democratiche, “mostra ancora una volta, se mai ce ne fosse stato bisogno, l’incapacità di questi amministratori al superamento degli ostacoli per la piena realizzazione della democrazia paritaria finalizzata al benessere dell’intera società”.
“Una democrazia completa ha bisogno delle donne, del loro sguardo, del loro impegno e delle loro capacità e competenze, non capirlo è miopia politica”, afferma il Coordinamento.
Le donne del Partito Democratico insieme alle donne di Senonoraquando e ad altre donne hanno organizzato un presidiosotto la Loggia venerdì 15 marzo in occasione del Consiglio Comunale “per sollecitare un vero rinnovamento nella consapevolezza che la conquista di questo diritto prevede un viaggio lungo, ma ne varrà la pena per tutti”.

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