Amianto, iniziato lo sciopero della fame

Gli attivisti del Comitato spontaneo contro le nocività di San Polo da giovedì alle 8 si astengono, a turno, dal cibo per protestare contro la discarica in via Brocchi.

(red.) Ha preso il via giovedì mattina alle 8,30, sotto i portici di piazza Loggia a Brescia, lo sciopero della fame “in staffetta” organizzato dal Comitato spontaneo contro le nocività di San Polo per protestare contro la discarica di via Brocchi che dovrebbe accogliere circa 80mila tonnellate di amianto.
Gli attivisti del Comitato si asterranno dal cibo, a turno, per 24 ore, dalle 8 del mattino alla stessa ora del giorno seguente e fino a mercoledì 18.  Il Comitato ha chiesto  la disponibilità di altri per dare maggiore rilievo alla protesta.
I lavori della discarica di amianto di via Brocchi stanno infatti per essere ultimati. “La gigantesca pattumiera  è quasi pronta per accogliere poco meno di 80.000 tonnellate di un rifiuto che, negli Stati Uniti, viene stoccato come le scorie nucleari (in bunker di cemento armato, con operatori attrezzati come i tecnici di Fukushima)”.
“Chi è passato in via Brocchi nelle ultime settimane”, si legge in una nota del Comitato spontaneo contro le nocività, “ha visto una scena terrificante: gli argini della discarica sono interamente rivestiti di copertoni, che, stando a quanto ci dicono, hanno la funzione di tenere ben saldi i teli impermeabili. I copertoni sono rifiuti speciali. Nella stessa buca, quindi, due tipi di rifiuti diversi”.

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