“Salviamo il 118”, manifestazione al Civile

Domenica mattina, davanti al Satellite dell'ospedale, è andata in scena la protesta dei volontari che chiedono venga mantenuto il servizio di emergenza.

(red.) Così come era stata annunciata, è andata in scena domenica mattina dalle 9,30, davanti all’entrata del Policlinico Satellite del Civile, la manifestazione del Comitato “Salviamo il 118” per protestare contro la riorganizzazione del servizio che a Brescia infatti, in base a quanto stabilito a luglio con l’avallo del Pirellone, aprirà una delle tre centrali operative regionali del 112, il nuovo numero europeo per tutti i tipi di emergenze.
Una novità che però non convince il mondo del volontariato di pronto soccorso che nella provincia bresciana conta circa 6mila iscritti.
Domenica, per manifestare il propri “no” allo smantellamento del servizio di primo soccorso un centinaio di persone si sono ritrovare in piazza Padre Pio da Pietrelcina, nei pressi del Pronto Soccorso del Civile, dove ha sede il Suem bresciano.
Con l’innovazione in programma, contestata dal Comitato di volontari, saranno quattro le centrali operative contattabili componendo il numero unico europeo 112, mentre quelle dei 118 verranno accorpate in sole quattro: Milano, Como, Bergamo e una quarta in una città ancora da stabilire tra Pavia, Mantova e Cremona.
Nella pratica quindi, a breve, la centrale operativa dell’Ospedale Civile, attiva dagli anni ’80, dovrebbe chiudere, ma resterà la base dell’elisoccorso. Gli infermieri che vi lavorano (32), dipendenti dall’Areu, verranno distribuiti sui mezzi di soccorso del territorio.
Tra i manifestanti anche alcuni politici sia del Popolo della Libertà sia del Partito democratico: i consiglieri regionali Margherita Peroni, presidente della Commissione Sanità, Mauro Parolini e Gianantonio Girelli, che nei giorni scorsi si è espresso in modo molto netto contro la trasformazione del servizio di emergenza.
Emilio Del Bono, capogruppo del Pd in Loggia ha annunciato che presenterà nel prossimo Consiglio comunale in programma giovedì un’interrogazione in merito (i consiglieri comunali del Partito Democratico Alberto Martinuz,Valter Muchetti e Giuseppe Ungari hanno già presentato un’ analoga  richiesta al sindaco ed alla giunta di Brescia), mentre l’assessore regionale Monica Rizzi e il consigliere Renzo Bossi (lega Nord) attesi al presidio, non si sono invece presentati.

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