Scuola: occupato il Provveditorato

Più informazioni su

scuola.jpgIl Comitato anti Gelmini ha invaso per protesta l'Ufficio scolastico provinciale.

(red.) Una cinquantina di esponenti del Comitato in difesa della scuola pubblica, composto da insegnanti, genitori, studenti e non docenti, lunedì pomeriggio ha occupato l'ex Provveditorato (ora Ufficio scolastico provinciale) di Brescia per un paio d'ore. La sede di via Sant'Antonio a Mompiano, è stata invasa per protestare contro la riforma Gelmini e in particolare contro una circolare, firmata dal dirigente Giuseppe Colosio il 17 ottobre scorso.
"Risulta che in alcune scuole della città e della provincia", si legge nella comunicazione ai presidi, "gli edifici siano stati utilizzati per attività non individuabili come istituzionali (notti bianche, occupazioni, manifestazioni varie). Inoltre, in qualche caso, gli stessi edifici hanno ospitato sulla facciata principale cartelloni, manifesti e locandine che esternano opinioni in dissenso con le finalità educative della scuola".
"Questa 'nota personale riservata', arrivata a tutti i presidi e dirigenti scolastici", ha spiegato Umberto Gobbi del Comitato, "è una forma di repressione. Colosio vieta di esporre striscioni alle finestre degli istituti, e chiede di non mettere le scuole a disposizione delle iniziative di contestazione. Inoltre esprime un giudizio politico di condanna per queste manifestazioni".
"Si tratta di una vera e propria minaccia", ha continuato Gobbi, "dato che annuncia provvedimenti contro chi non si adeguerà a queste disposizioni".
L'occupazione dell'ex Provveditorato, iniziata attorno alle 15, si è svolta in maniera tranquilla per concludersi alle 17,30 circa. E' stata tenuta anche una conferenza stampa, dopo la quale è arrivato Colosio che ha avuto un confronto con gli esponenti del comitato. Il dirigente ha detto che in ogni caso non ritirerà la circolare.

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.