Brescia, truffa del Lotto: sette persone alla sbarra

Erbusco. Sono sette le persone alla sbarra con le accuse, a vario titolo, di truffa, rapina e violenza privata. Sei di queste sono già finite al centro di un’altra vicenda giudiziaria, l’inchiesta denominata “Scarface”. 
Tra questi anche Francesco Mura, commercialista di Erbusco, nel bresciano, il quale, proprio in quell’indagine, avrebbe fatto da “regista” del riciclaggio del denaro sporco preveniente dalle casse delle ‘ndrine calabresi.
I fatti che vengono contestati a Mura e ad altri sei imputati risalgono al 2015 e sarebbero avvenuti nell’ambito delle trasmissioni tv dei numeri del Lotto.
Il 43enne, secondo l’accusa,  in concorso con Stefano Rubessi, Valentina e Simona Marino, Andrea Bigi, Giuseppe Fiandaca e Massimo D’Anna, avrebbe duplicato varie trasmissioni condotte avrebbe duplicato trasmissioni televisive dedicate alle previsioni del Lotto per poi mandarle in onda, cambiando i numeri di telefono a pagamento che i telespettatori dovevano contattare per ottenere terni e cinquine vincenti. Il gruppo, con questo stratagemma, incassava il denaro delle chiamate destinato invece alle società che avevano realizzato i programmi televisivi, incassando un profitto che non era dovuto.

Oltre ai presunti raggiri, ad uno degli imputati, Giuseppe Fiandaca, vengono contestati la rapina (che sarebbe stata commessa sempre nel 2015, ai danni di una di una delle persone offese, rubandole un orologio da 18mila euro e 250 euro in contanti) le lesioni aggravate e il porto di armi atte a offendere (avrebbe sfregiato al volto, con un coltello, la vittima, colpendola con fendenti anche ad una gamba e ad un braccio).
Gli atri imputati, Rubessi, Bigi e Valentina Marino sono a processo per violenza privata.