Delitto Bozzoli, chiesto l’ergastolo per il nipote Giacomo

Secondo l'accusa l'imprenditore di Marcheno sarebbe stato ucciso da Giacomo Bozzoli e il corpo bruciato nel forno della fonderia di famiglia. Giovedì parla la difesa.

Brescia. L’accusa, rappresentata dai Pm Silvio Bonfigli e Marco Martani, questo mercoledì mattina ha chiesto l’ergastolo per Giacomo Bozzoli considerandolo responsabile di avere ucciso lo zio Mario Bozzoli e averne bruciato il corpo nel forno della fonderia di famiglia a Marcheno l’8 ottobre 2015.
Giacomo Bozzoli, unico imputato per il delitto, è accusato di omicidio volontario e distruzione di cadavere.
Secondo la pubblica accusa “Giacomo ha ucciso Mario Bozzoli e il corpo è stato distrutto nel forno di cui l’operaio Giuseppe Ghirardini era il responsabile”. Ghirardini, coinvolto nella distruzione del cadavere, si sarebbe “tolto la vita schiacciato dal rimorso e perché temeva che sarebbero arrivati a lui”.
Giovedì parlerà la difesa. La sentenza potrebbe arrivare venerdì in serata.

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