Reclutamento di terroristi, alla sbarra imprenditrice di Gussago

Romana Mengaziol, 66enne residente nel bresciano, nel 2015 avrebbe arruolato alcune falangi armate tramite la sua agenzia di security come mercenari a fianco delle milizie filorusse nel Donbass.

Brescia. E’ accusata, attraverso la sua agenzia di security con sede a Londra, di avere reclutato, con finalità di terrorismo, combattenti filo russi da affiancare all’esercito nella guerra in Ucraina nel 2015.
E’ stata rinviata a giudizio dalla Procura di Brescia Romana Mengaziol, 66enne di origini piemontesi e residente a Gussago, con l’imputazione di “reclutamento con finalità di terrorismo”. La donna si è sempre difesa affermando la propria estraneità ai fatti, di diverso avviso, invece, il pm Erika Battaglia che ha stabilito che l’imprenditrice debba presentarsi alla sbarra. Il nome dell’imprenditrice compare anche nella Relazione del Procuratore generale presso la Corte d’Appello di Brescia per l’inaugurazione dell’anno giudiziario 2022.

Secondo il quadro accusatorio del pm Battaglia, già a partire dal 2015 alcune falangi armate sarebbero state arruolate professionalmente da Romana Mengaziol, anche tramite la sua agenzia “Victoria Security Ltd”, con sede nel regno Unito, per compiere atti di terrorismo internazionale contro l’integrità territoriale della Repubblica Ucraina.

In particolare, le unità combattenti concentrate soprattutto nei territori della regione del Donbass sarebbero state impiegate militarmente grazie all’intermediazione di un altro italiano, A. P., detto il “Generalissimo”, che nell’ambito del conflitto secessionista ucraino, le avrebbe utilizzate, quali mercenarie a fianco delle milizie filorusse, a sostegno delle autoproclamatesi “Repubbliche Popolari di Donetsk e Luhansk”.

Il pm Erica Battaglia nel corso dell’udienza preliminare dello scorso dicembre, ha fatto valere, quali fonti di prova acquisite, la Rogatoria internazionale passiva proveniente dall’autorità Ucraina, Rogatorie attive, note della Digos di Brescia, nota della Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo, intercettazioni telefoniche e telematiche, note del Nucleo Pef (Polizia economico-finanziaria) della Guardia di Finanza di Brescia ed atti di Polizia giudiziaria

La 66enne ha affidato la sua difesa agli avvocati Giovanni Brandi Cordasco Salmena del Foro di Castrovillari e a Francesca Occhiuzzi del Foro di Paola.
Per due volte il procedimento aperto a Genova nei confronti della 66enne è stato archiviato, ma ora si apre un nuovo filone bresciano: la prima udienza è fissata per il 15 settembre.

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