Omicidio Viktorija, chiesto l’ergastolo per Berisa

E l'isolamento diurno per un anno. Il 60enne kosovaro alla sbarra per la morte della ex compagna 42enne, uccisa con 14 coltellate nel novembre 2020 e poi seppellita nella ex bocciofila di via Divisione Acqui, in città.

Brescia. Chiesto l’ergastolo per Kadrus Berisa, il 60enne kosovaro alla sbarra per l’omicidio della ex compagna 42enne Viktorija Vovkotrub, uccisa con 14 coltellate nel novembre 2020 e trovata sepolta nella ex bocciofila di via Divisione Acqui, a Brescia.
Carcere a vita e isolamento diurno per un anno: queste le richieste formulate dal pm Donato Greco nei confronti del 60enne che avrebbe agito al culmine di una lite con la donna, con cui aveva auto una relazione, durante una cena a casa dell’uomo.
Secondo quanto riferito da Berisa in tribunale, l’uomo si sarebbe infuriato perchè la ex, che nel frattempo frequentava un altro uomo, stava parlando al telefono con il nuovo compagno. Alla richiesta di chiudere la conversazione, questa la versione dell’imputato, la donna avrebbe afferrato un coltello, puntandoglielo addosso. Da qual momento, questo il racconto del 60enne, ricorda solo di averla colpita con la stessa lama, quindi il vuoto, dovuto anche alle abbondanti libagioni di quella serata.
Quindi Berisa avrebbe avvolto il corpo della badante in un tappeto e l’avrebbe poi sepolta in una buca scavata nella ex bocciofila abbandonata sotto casa sua dove, dopo settimane, fece ritrovare agli inquirenti il cadavere.

 

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