Kassen e Teismann: “Non ci siamo accorti di nulla, chiediamo scusa”

Venerdì la testimonianza in aula dei due manager tedeschi alla sbarra per l'incidente nautico costato la vita a Greta Nedrotti ed Umberto Garzarella.

(red.) Venerdì è stato il giorno delle testimonianze in aula di Patrick Kassen e Christian Teismann, i due turisti tedeschi imputati per la morte di Greta Nedrotti e di Umberto Garzarella, la coppia di giovani deceduta a seguito dell’incidente nautico avvenuto la notte del 19 agosto scorso nella acque del lago di Garda, a Salò (Brescia). Entrambi sono a processo per omicidio colposo, naufragio e omissione di soccorso.
Il primo a testimoniare è stato Kassen, che ha ammesso di essere alla guida del motoscafo Riva Aquarama la notte dello schianto con il gozzo di Umberto e Greta.

Salò Garzarella Nedrotti tedeschi investitori motoscafo barca

Dopo avere raccontato gli eventi precedenti allo scontro tra barche (un piatto di spaghetti ed una birra in un ristorante, quindi  il rientro a Salò per ammirare le auto della Mille Miglia e la cena in un ristorante di San Felice del Benaco), Kassen, che ha sottolineato davanti ai giudici di avere la patente nautica dall’età di 21 anni e di frequentare le acque del Garda da 13 anni, si è messo al volante dell’imbarcazione perchè l’amico era stanco.
Il manager tedesco ha ammesso di non sapere che la velocità di navigazione notturna sulle acque del Benaco fosse di 5 nodi, riferendo che il Riva viaggiava a circa 9-10 nodi quella notte. Kassen aveva lasciato le luci accese per essere maggiormente visibile e intrapreso un percorso più lungo per fare rientro a Salò, per evitare le imbarcazioni dei pescatori.

Al momento dell’impatto con il gozzo, Kassen ha riferito di avere sentito un rumore breve ma nitido, notando subito dopo che il motoscafo imbarcava acqua: a quel punto Teismann ha preso il volante e sono rientrati al rimessaggio pensando di avere urtato un tronco.
Kassen, una volta arrivato al deposito delle barche, è caduto in acqua, come testimoniato anche da un video, affermando di essere scivolato nelle acque del porticciolo non perchè in preda ai fumi dell’alcol, ma perchè sbilanciato dalla manovra effettuata dall’amico.

salò greta e umberto

Rientrati in centro a Salò, Kassen si sarebbe sentito poco bene a causa di un problema di salute di cui soffre (reflusso gastrico) e qualcuno ha chiamato un’ambulanza, ma l’uomo ha rifiutato il ricovero. Il giorno successivo l’arrivo dei carabinieri in albergo e gli sviluppi della vicenda.
Teismann ha confermato la versione dell’amico, affermando che Kassen non era ubriaco, diversamente non gli avrebbe permesso di guidare il Riva.
Secondo il proprietario del motoscafo, la velocità con cui procedeva l’imbarcazione era compresa tra i 10 ed i 15 nodi. Quando si è verificata la collisione tra i due mezzi nautici, Teismann ha riferito di essere svegliato, ma di non avere notato il gozzo di Umberto e Greta, affermando di avere incrociato, poco dopo, un altro motoscafo Riva che procedeva sulla stessa rotta di navigazione e quindi convincendosi che non ci fosse alcun ostacolo.
Quindi i due imputati hanno rivolto le proprie scuse ai familiari delle vittime.

Una versione, quella dei due manager tedeschi, che ha lasciato l’amaro in bocca ai genitori di Greta Nedrotti, presenti in aula con molti amici della figlia scomparsa. Per loro le scuse dei due tedeschi sono “tardive” e le parole espresse in aula sulla ricostruzione degli eventi di quella tragica notte solo un tentativo di modificare la verità.
Il padre di Umberto Garzarella ha rivolto invece un appello a chi, secondo la versione dei due manager, quella notte avrebbe incrociato il Riva sulla medesima rotta in cui si è verificato l’incidente, chiedendo, anche in forma anonima di raccontare quanto visto quella notte.

 

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.