Incidente nautico di Salò: “Il Riva non andava a 20 nodi”

Lo ha affermato in aula, nel processo che si sta celebrando a Brescia a carico dei due imputati tedeschi Patrick Kassen e Christian Teismann, il consulente della difesa, l'ingegnere navale Massimo Gronda.

(red.) «Tutti i risultati relativi a rotta, posizioni e velocità, ottenuti dai consulenti del pm risultano inaccettabili a causa dell’eccessiva approssimazione del metodo utilizzato».
Lo ha affermato in aula a Brescia, nel processo a carico di due turisti tedeschi Patrick Kassen e Christian Teismann, accusati di omicidio colposo, omissione di soccorso e naufragio per l’incidente nautico avvenuto lo scorso 19 giugno e in cui persero la vita due giovani bresciani, Greta Nedrotti, 25 anni, e Umberto Garzarella, 37, l’ingegnere navale Massimo Gronda, consulente tecnico della difesa.

Per Gronda, «ogni valore potrebbe essere completamente stravolto da una successiva misurazione, anche condotta con la stesso metodo, rendendolo del tutto inutilizzabile». Secondo il consulente, «la velocità media del Riva tra partenza dal ristorante e punto di impatto era tra 7,8 e 9,5 nodi e non 20 nodi come sostenuto dall’accusa».

 

 

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