Processo Sorrentino, quattro testi richiamati in aula

Tra questi anche Marco Seramondi, figlio di Frank e Giovanna Ferrari, ristoratori trucidati a colpi di fucile nella loro pizzeria nell'agosto del 2015.

(red.) Dovrà tornare in aula un’altra volta Marco Seramondi, figlio di Frank e Giovanna Ferrari, i ristoratori uccisi da un nell’agosto del 2015 nella pizzeria che gestivano in via Mandolossa a Brescia e per il cui delitto sono stati condannati in via definitiva  due pakistani, Muhammad Adnan e Sarbjit Singh.

Seramondi è tra i quattro testimoni chiamati in tribunale per il rinnovo del dibattimento nel processo di secondo grado a carico di Massimo Sorrentino e altre sette persone. Il figlio di Frank e Giovanna venne già sentito durante il processo di primo grado e al termine del quale 10 soggetti vennero condannati ad un monte di pena complessivo di 45 anni e  quattro persone vennero assolte.

Sermondi è chiamato a testimoniare sulla presunta offerta di “protezione” avanzata nei suoi confronti da Massimo Sorrentino e Marco Garofalo: 15mila euro, chiesti al padre, per “liberare” dagli spacciatori il piazzale davanti alla pizzeria. Soldi che, secondo il figlio d Frank non sarebbero mai stati versati dal padre il quale non avrebbe subito minacce da Sorrentino, nonostante il clima di paura che aveva suscitato nel figlio stesso.
L’ udienza è stata fissata per il 29 marzo.

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