Rapì la fidanzata e la fece vagare nuda nei boschi: ora lei ritratta tutto

La donna, in aula per testimoniare contro l'ex, imputato per sequestro, lesioni e violenza privata, ha rinnegato le accuse contro il 25enne, affermando di avere dichiarato il falso ai carabinieri per paura di essere lasciata.

(red.) Ha negato tutto. Sia di essere stata rapita e poi costretta a vagare nuda per i boschi per chiedere scusa all’ex fidanzato per un presunto tradimento, sia di avere rilasciato dichiarazioni (messe agli atti) in cui avrebbe formalizzato le accuse nei confronti dell’ex compagno.
Colpo di scena, nella mattinata di giovedì 16 dicembre, nel corso del processo che si sta celebrando contro il 25enne Jonathan Satta, accusato di aver sequestrato la fidanzata (di una decina di anni più vecchia) che voleva lasciarlo e di averla costretta a camminare nuda nel bosco lo scorso 24 marzo.
Il giovane, residente a Pompiano, è chiamato a rispondere di lesioni, sequestro e violenza privata. Il 25enne si è sempre dichiarato innocente e ha scelto il dibattimento, rinunciando al rito abbreviato.
La donna, ascoltata in aula, ha negato di essere stata privata della libertà, affermando che avrebbe potuto scendere in qualsiasi momento dal furgone dove venne caricata a forza (c’è un filmato della videosorveglianza che riprende la scena) e di avere dichiarato il falso ai carabinieri in quanto temeva di essere lasciata dal giovane.

I fatti per il quale il 25enne è finito alla sbarra risalgono al marzo scorso quando Satta, dopo avere caricato la donna sul suo furgone, arrivò fino a Vestone, in  Valsabbia, dove costrinse la ex ad umiliarsi facendola vagare per i boschi, confessando un presunto tradimento (che in realtà non era mai avvenuto) e a chiedergli scusa.
A salvare la donna una telefonata della madre della ragazza che, su suggerimento dei carabinieri di Verolanuova, i quali, raccolta la denuncia per una lite avvenuta in strada (i cui protagonisti erano proprio il ragazzo e la ex fidanzata), con uno stratagemma riguardante una multa stradale presa qualche giorno prima dal 25enne, convinsero il giovane a presentarsi in caserma dove l’uomo poi venne arrestato.
Satta ha sempre respinto questa ricostruzione della vicenda e ha così scelto il dibattimento in aula, per un confronto con la ex compagna.

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