Caso Scarface, assolto l’ex comandante stradale di Chiari

"Assolto per non avere commesso il fatto" Sergio Motterlini, ex numero uno della stradale. Il pm aveva chiesto 5 anni.

(red.) Accusato di corruzione e accesso abusivo al servizio informatico è stato “assolto per non aver commesso il fatto” Sergio Motterlini, l’ex comandante della Polizia Stradale di Chiari (ora in pensione) finito nell’inchiesta denominata Scarface per la quale erano finiti sotto processo 10 persone, a vario titolo indagate per presunta associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio di denaro.

Motterlini non era l’unico pubblico ufficiale imputato: con lui anche il carabiniere di Chiari Nicola Firrarello, raggiunto dal provvedimento di sospensione dell’incarico.

Per Motterlini il pm aveva chiesto la condanna a cinque anni di reclusione.  Soddisfazione per l’esito del provvedimento giudiziario è stata espressa dall’ex agente di polizia.

All’ex comandante della stradale di Chiari era stato contestato, in particolare,  di aver ottenuto biglietti per assistere in tribuna allo Juventus Stadium alla partita Juve-Inter in cambio della cancellazione di alcune sanzioni stradali all’imprenditore Francesco Mura, principale imputato dell’inchiesta.

L’operazione Scarface (il nome ha preso spunto dal poster del film rinvenuto nella casa di uno degli indagati) ha portato al sequestro di 25 milioni di euro tra beni mobili ed immobili, ma anche ville, auto e moto. Sotto sequestro anche due ricevitorie, cioé “La Sfinge” a Roncadelle e “Il Cigno Nero” a Rovato.

Oltre a Motterlini sono stati assolti anche Andrea Bigi, Silvia Casella, Valentina Marino, Gaetano Schillaci e E.C..

Condannati, con rito abbreviato (che prevede o sconto di un terzo della pena), a tre anni Luigi Vezzoli, Giuseppe Fiandaca (3 anni e 8), Massimiliano Cirnieri (3 anni e 8), Alessandro Cissello e Simona Marino (2 anni e 8 mesi). Tutti sono stati giudicati in abbreviato.

Il prossimo 3 novembre sono attesi alla sbarra altri dieci imputati.

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