Crac Carnevali, un patteggiamento e due rinvii a giudizio

Alla sbarra il prossimo 16 novembre Federico Bani e Carlo Carnevali, un anno e due mesi a Francesco Bani, che ha patteggiato la pena. L'accusa è di bancarotta fraudolenta.

(red.)  Un patteggiamento e due rinvii a giudizio per il fallimento del marchio Carnevali, storico brand bresciano di abbigliamento per il cui crac finanziario sono a processo Federico Bani e Carlo Carnevali, entrambi alla sbarra il prossimo 16 novembre e Francesco Bani che, invece, nell’udienza di mercoledì, ha patteggiato una pena di un anno e due mesiun anno e due mesi (pena sospesa).

L’accusa di cui sono chiamati a rispondere i tre imputati è bancarotta fraudolenta aggravata e fatti di bancarotta fraudolenta: secondo la procura di Brescia i vertici dell’azienda, con negozi sia in città che in provincia, avrebbero “distratto” circa 60 milioni di euro dalla società dichiarata fallita nel novembre 2017.

Una cifra che comprende 43 milioni di euro rappresentati da negozi, appartamenti, uffici, box, terreni e ville e, anche, 16 milioni di euro “quali crediti mai incassati dal finanziamento diretto o indiretto nei confronti del Gruppo Bani Carnevali spa”.
Tra questi ci sono anche i 6,4 milioni “derivanti dalla cessione a favore del Gruppo Bani Carnevali spa della partecipazione nella società Passatempo spa”.

 

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