Tangenti, Nicoli Cristiani chiede di patteggiare

L'ex vicepresidente del Consiglio Regionale lombardo e l'ex dirigente dell'Arpa Giuseppe Rotondaro a giudizio per la discarica di Cappella Cantone.

(red.) L’ex vicepresidente del Consiglio Regionale della Lombardia Franco Nicoli Cristiani e l’ex dirigente dell’Arpa Giuseppe Rotondaro, hanno chiesto di patteggiare nel corso dell’udienza preliminare con al centro la vicenda della discarica a Cappella Cantone (Cremona).
Altri sette imputati, tra cui l’imprenditore bergamasco Pierluca Locatelli, hanno presentato istanza di processo con rito abbreviato. La proposta di patteggiamento da parte di Nicoli Cristiani è arrivata, quasi a sorpresa e via fax, in udienza ma la pena definitiva deve ancora essere «limata» in accordo con il pm Paolo Filippini.
Nella giornata di giovedì 19 giugno, in un’altra udienza, verranno valutate invece le richieste di patteggiamento con la quantificazione degli anni e di processo con rito abbreviato. L’ex governatore lombardo nonchè senatore di Ncd Roberto Formigoni e l’ex assessore all’ambiente Marcello Raimondi, anche loro tra gli imputati, seguiranno invece il rito ordinario.
Secondo l’accusa, infatti, oltre un milione di euro sarebbero stati versati da un imprenditore bergamasco, Pierluca Locatelli – interessato alla realizzazione della discarica e quindi alle delibere di Giunta per avere il via libera – alla Compagnia delle Opere (in particolare agli allora vertici della Cdo di Bergamo) su input di Formigoni, che è già sotto processo per il caso Maugeri e indagato in un’altra inchiesta su presunte mazzette nella sanità lombarda.
Locatelli avrebbe anche pagato una presunta tangente da 100mila euro a Nicoli Cristiani, per «ottenere l’Autorizzazione integrata ambientale, necessaria» all’ok alla discarica. Il prossimo 4 giugno la parola passerà ai difensori e il gup di Milano Vincenzo Tutinelli in fase di decisione dovrà affrontare anche le eccezioni di competenza territoriale delle difese che chiedono il trasferimento del procedimento al Tribunale di Bergamo, città dove sarebbero avvenuti i versamenti delle presunte tangenti.

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