Travagliato, l’ex sindaco rischia due anni

Paterlini e altri tre esponenti della giunta dell'epoca rischiano il carcere. Il reato contestato è turbativa d'asta per la costruzione del campo di tamburello.

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(red.) A Travagliato il tamburello è lo sport ufficiale, tanto che il sindaco e la giunta dell’epoca avevano dato fondo alle casse comunali per dare al paese bresciano un impianto sportivo degno di nota. Secondo la Procura però non sarebbe avvenuto tutto lecitamente. «Abbiamo agito col cuore. Volevamo dare alla città, e ai ragazzi che hanno contribuito a darle lustro,un campo degno delle loro imprese».
Più che col cuore – come ha sostenuto nel corso dell’udienza di giovedì Domenico Paterlini – per la Procura l’ex sindaco di Travagliato, insieme all’ex assessore ai lavori pubblici Carmine Battista; all’architetto Franco Poletti, ex responsabile dell’area tecnica; e ad Enzo Fabbri, referente allora per l’esecuzione del progetto; hanno agito con dolo. Il sostituto procuratore Eliana Dolce ritiene che i quattro imputati siano responsabili di turbativa d’asta, falso in atto pubblico e abuso d’atti d’ufficio. E per questa ragione ha chiesto la loro condanna a due anni di reclusione. Il presidente della prima sezione penale, Vittorio Masia, ha registrato la richiesta e aggiornato il processo al prossimo 13 marzo.
Giovedì prossimo toccherà ai difensori degli imputati intervenire. Gli avvocati Vanni Barzellotti, Luca Crotti, Roberto Lancelotti, Andrea Mina e Patrizia Zanetti. Secondo la difesa la turbativa d’asta non sussiste:  amministratori e funzionari del Comune- sostengono – agirono nella legalità, nel rispetto del limiti economici imposti per assegnare opere pubbliche attraverso licitazioni private.
I fatti risalgono al 2005: il Travagliato, già scudettato nel passato remoto, è tornato a far parlare di sè a livello nazionale. Forte di una promozione conquistata sul campo,la squadra si presenta dall’allora primo cittadino (in quota Forza Italia) e chiede il suo intervento per dotare Travagliato e la compagine sportiva, costretta alla conquista del titolo in trasferta, di una struttura all’altezza delle aspettative. Paterlini si impegna in prima persona, la Giunta lo segue votando le delibere necessarie. Nonostante la crisi non sia ancora alle porte le risorse a disposizioni nelle casse comunali sono insufficienti a coprire il progetto. «Servivano 285 mila euro, noi – ha spiegato l’ex responsabile dell’area tecnica Franco Poletti – ne avevamo solo 65 mila. Per contenere i costi abbiamo cercato aziende già al lavoro in Travagliato, in modo da risparmiare sulla cantierizzazione. Abbiamo proceduto a voce».
Secondo gli inquirenti gli imputati avevano affidato i lavori alla Bregoli Spa, senza procedere ad una gara d’appalto, e quindi in violazione della norme sulla libera concorrenza. Ora spetterà ai magistrati decidere.

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