Caso Scaroni: «Sentenza accusa la polizia»

Dopo l'assoluzione degli 8 agenti coinvolti nel pestaggio del tifoso risalente al 2005, parlano gli ultras. «Qualcuno ha manomesso i filmati che ritraggono la vicenda».

(red.) In questi giorni si è tornati a parlare del caso di Paolo Scaroni e di quanto accaduto a Verona Porta Nuova il 24 settembre 2005.
A far parlare questa volta è la motivazione integrale allegata alla sentenza di primo grado sul caso del giovane ultras del Brescia vittima di un pestaggio da parte della Mobile di Bologna.  Se gli otto poliziotti sono stati assolti, la motivazione condanna l’operato delle Forze dell’Ordine che quel giorno manganellarono il giovane.
A interessarsi del fatto sono, oltre a molti giornali nazionali (tra cui Il Fatto Quotidiano) anche i compagni di tifo. Impugnando le motivazioni della sentenza del Tribunale di Verona, gli Ultras della Curva Nord,  in un comunicato ufficiale accusano la Procura che ha svolto le indagini. «Fino ad ora – recita il comunicato –  non sono stati individuati i responsabili del pestaggio di Paolo perché le riprese video relative a quegli istanti sono state “manomesse”. Oltretutto, nonostante ci siano stati molti cittadini bresciani disposti a denunciare/descrivere le violente cariche dei reparti celere, nessuno di loro ha saputo indicare un volto degli aggressori poiché questi ultimi erano tutti travisati».
Accusa questa, che in effetti trova corrispondenza a quanto scritto nella sentenza, secondo cui «sono plurimi e seri i motivi che inducono a ritenere che le riprese siano state artatamente manomesse proprio per impedire una corretta ricostruzione degli eventi».
La questione ha raggiunto anche Roma, dove il deputato di Sinistra ecologia e libertà Luigi Laquaniti ha depositato un’interrogazione parlamentare per chiedere che venga fatta luce sul caso.

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