Omicidio di Darfo: Corte d’assise per Franzini

Il 23 ottobre a processo il 25enne accusato dell’omicidio di Claudio Inversini. Il movente sarebbe una delusione amorosa. La ricostruzione degli eventi contestata dalla difesa.

(red.) Antonio Franzini , 25 anni, si troverà davanti alla Corte d’assise il 23 ottobre. Dovrà rispondere alle accuse di omicidio di Claudio Inversini, suo rivale in amore, che fu ucciso davanti a un bar di Mazzunno, nel bresciano.
Il giudice dell’udienza preliminare Marco Cucchetto, infatti, ha deciso di rinviare a giudizio il caso di Franzini, accusato di omicidio volontario e stalking. Contro il 25enne di Darfo, infatti, sono state portate le dichiarazioni dell’amico che era con lui la sera del delitto, Sergio Bianchini, oltre a quelle della ragazza contesa con la vittima e alle immagini registrate dalla telecamera a circuito chiuso della parrocchia di Mazzunno.
Nella ricostruzione dei fatti degli inquirenti, Franzini, privo di patente, sarebbe stato accompagnato durante tutta la serata da Bianchini che lo portò, quindi, anche a casa quella sera, dopo l’incontro con il rivale in amore. Qui Franzini avrebbe indossato una tuta bianca da pittore e avrebbe preso una pistola, compatibile con lo sparo, uno e unico, rivelatosi letale per Inversini. L’avvocato della difesa, Alberto Scapaticci, comunque, avrebbe contestato la ricostruzione del pm Federico Bisceglia su diversi punti. A far chiarezza sulla questione, ora, sarà la Corte d’assise.

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