Mura e ‘un’imprecisione’ da 500mila euro

L'onorevole bresciana, coordinatrice in Emilia dell'Idv, è indagata per falsa testimonianza a favore di Di Pietro in una causa civile al tribunale di Pontremoli.

(red.) Silvana Mura, onorevole bresciana (è originaria di Chiari) dell’Italia dei Valori, coordinatrice in Emilia del partito fondato da Antonio Di Pietro, “estromessa”  dalla lsita di Rivoluzione civile di Ingroia perché indagata nell’inchiesta in corso presso la Procura di Massa, verrà ascoltata dal  pm di Massa Vito Bertoni che, come riporta il Corriere della Sera di Bologna, le ha inviato un avviso di fine indagine per falsa testimonianza: la vicenda potrebbe concludersi in due modi: o con l’archiviazione, o con una richiesta di rinvio a giudizio.
Mura, come riporta il dorso bolognese del Corsera, è indagata per aver testimoniato a favore di Di Pietro in una causa civile davanti al tribunale di Pontremoli (Massa) che opponeva l’ex pm a un editore e blogger della Lunigiana, Maurizio Bardi, creatore nel 2000 dei siti internet del partito.
Nel 2002 la frattura con Di Pietro,a  seguito della quale Bardi si portò via il dominio antoniodipietro.org, da lui registrato prima ancora di aderire all’Idv.
Al giudice l’onorevole bresciana raccontò che erano così stati “costretti a ristampare tutto il materiale” per mettere “antoniodipietro.it” al posto di “.org”, con ulteriori costi per la creazione di due nuovi domini.
Il giudice di Pontremoli nel 2010 ha condannato Bardi a un risarcimento di mezzo milione di euro in favore di Di Pietro. L’editore ha scagliato dunque la controffensiva denunciando Silvana Mura e due segretarie dell’Idv che avevano reso, in larga parte, le stesse testimonianze. La Corte d’appello di Genova ha concesso successivamente la provvisoria esecuzione per 180 mila euro. Il 18 gennaio scorso Mura è stata ascoltata in Procura a Massa dove ha dovuto precisare di essere “incorsa in una banale imprecisione terminologica determinata dal fatto che non conoscevo la distinzione tra registrazione di un dominio, da un lato, e creazione ed attivazione di un sito internet”.
Sulla ragione per cui le due segretarie avessero poi rilasciato le medesime dichiarazioni, Mura non ha saputo fornire una spiegazione. Mura ha annunciato la fine del procedimento per rilasciare dichiarazioni sulla vicenda, nel corso di una conferenza stampa che si terrà con tutta probabilità nel capoluogo emiliano.

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