Strage di via Zuaboni, i Marino di nuovo in aula

Dopo che la Cassazione ha annullato l'eragstolo, i due cugini trapanesi Vito e Salvatore sono imputati per la morte della famiglia Cottarelli: Angelo, Marzenne e Luca.

(red.) I cugini trapanesi Vito e Salvatore Marino sono di nuovo a processo per l’omicidio della famiglia Cottarelli, avvenuto a Urago Mella, il 28 agosto del 2006.
Nella strage che si consumò nella villetta di via Zuaboni vennero massacrati Angelo, il capofamiglia, la moglie Marzenna Topor e il figlio della coppia, Luca, di appena 17 anni.
Il nuovo procedimento penale che vede i cugini siciliani sul banco degli imputati si è aperto mercoledì a Milano. I due cugini Marino vennero assolti in primo grado dall’accusa di triplice omicidio e quindi condannati all’ergastolo in Appello, ma la Cassazione ha annullato la sentenza disponendo il nuovo processo. In aula era presente Vito Marino, mentre Salavtore non si è presentato. Il processo è stato aggiornato al 15 maggio quando il procuratore generale formulerà le richieste, il 22 maggio discuteranno il processo le parti civili e i difensori.
Ad accusare i Marino è Dino Grusovin, faccendiere triestino di cui si sono perse le tracce nel 2009,.
Quest’ultimo è stato assolto dall’accusa di concorso in triplice omicidio e dovrebbe comparire davanti ai giudici della corte d’Appello di Brescia in aprile, prima che arrivi a sentenza il processo ai Marino.
Grusovin, che, secondo le ricostruzioni, era in affari con i due cugini siculi, sarebbe stato presente la sera di quel tragico 28 agosto, assistendo al massacro della famiglia, ma senza prenderne parte perché a sua volta legato al tavolo della cucina mentre Vito e Salvatore uccidevano i Cottarelli.

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