Autoscuola Bosso, due condanne

(red.) Tre anni e nove mesi, con pena in parte condonata per l’indulto del 2006 (3 anni) e per il resto sospesa (9 mesi), la condanna per due degli imputati nella vicenda delle lezioni di guida “speciali” all’autoscuola Bosso di Brescia.
Il sostituto procuratore Ambrogio Cassiani aveva chiesto, per i sei corsisti indagati nella vicenda portata alla luce da “Striscia la notizia” sulle patenti facili, l’assoluzione, mentre sei anni per Giuseppe Bosso e Debora Ziliani, rispettivamente il titolare e la segretaria dell’autoscuola bresciana.
E proprio questi ultimi sono gli unici due condannati per falso ideologico nel corso del procedimento giudiziario avviato a seguito del servizio andato in onda nel 2005 sul tg satirico di Antonio Ricci, che filmò il colloquio tra un attore che si finse interessato a recuperare i punti persi sulla licenza di guida e il titolare della Bosso che propose due alternative: una, lecita, che comportava la frequenza obbligatoria di un corso da 12 ore per un costo di 200 euro, e un’altra che invece, al prezzo doppio, 400 euro, avrebbe permesso, senza alcun dispendio di tempo da parte del richiedente, di ottenere senza fatica e apponendo solo qualche firma sul registro delle presenze, il recupero punti. Assolti o prosciolti per intervenuta prescrizione invece gli altri nove imputati, i corsisti che avevano “approfittato” delle facilitazioni.
Il legale di Giuseppe Bosso, l’avvocato Marino Colosio, ha già annunciato il ricorso in Appello.