Inquinamento e morti premature, Evi (Europa Verde): “Governo evanescente”

Bruxelles. “Agghiaccianti i dati diffusi dalla rivista scientifica The Lancet, secondo cui nel 2019 l’inquinamento è stato responsabile di più di 9 milioni di morti premature, con l’inquinamento atmosferico maggiore causa del numero di decessi, seguito da quello idrico e da quello da piombo. Questo significa che un decesso su sei in tutto il pianeta è causato dall’inquinamento. Siamo ormai vicino ad un punto di non ritorno, perché, al di là delle dichiarazioni di circostanza, viene fatto ancora troppo poco per contrastare questo fenomeno allarmante che, oltre alla inaccettabile perdita di vite umane, causa un impatto economico devastante, stimato in circa 9 milioni di dollari al minuto” – dichiarano a mezzo stampa i co-portavoce nazionali di Europa Verde, Eleonora Evi ed Angelo Bonelli, che aggiungono:

 

“La situazione in Italia è un esempio lampante di un attendismo e di un’inefficacia non più tollerabili. A pochi giorni dalla condanna dell’Italia da parte della Corte di Giustizia Ue per sistematica violazione delle direttive europee sulla qualità dell’aria, e dopo la pubblicazione del report dell’Osservatorio dei conti pubblici italiani, secondo cui siamo penultimi in Europa per misure destinate alla transizione ecologica, chiediamo conto al capo del Governo Draghi e al Ministro Cingolani del loro operato. Che cosa stanno facendo di concreto per contrastare la crisi ambientale e climatica? Cosa stanno facendo per tenere il passo con gli altri paesi europei negli investimenti sulle rinnovabili, liberandosi dalla dipendenza dalle fonti fossili?

Come spiegano agli Italiani la vergognosa sudditanza verso le multinazionali Oil & Gas, i cui extraprofitti miliardari non vengono totalmente restituiti ai cittadini? Come mai, ora che l’Europa spinge l’acceleratore sulle fonti rinnovabili, noi restiamo al palo, ostacolando quella transizione ecologica che rilancerebbe la nostra economia creando significative opportunità lavorative?
“Sono queste le risposte che il nostro Governo deve dare ai cittadini, e sono queste le domande che gli elettori devono tenere a mente in cabina elettorale, quando avranno l’opportunità di decidere un cambio di passo ora più che mai non più rimandabile” – concludono Evi e Bonelli.

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