Il Pd bresciano: “No alle lezioni di accoglienza della Lega e di Rolfi”

(red.) Venerdì il Pd cittadino ha tenuto una conferenza stampa davanti alla Questura di Brescia e alla parrocchia delle Sante Capitanio e Gerosa di via Botticelli perché, come ha affermato il segretario cittadino Tommaso Gaglia “questa settimana un modello di accoglienza è stato in parte smantellato dalla Asst che ha spostato in via Morelli i servizi sanitari di prima accoglienza (tampone Covid) che erano stati allestiti dietro la parrocchia di via Botticelli, quindi davanti alla Questura, creando difficoltà per i profughi che senza conoscere la lingua e la città, senza mezzi, devono recarsi in due luoghi diversi per espletare le pratiche sanitarie e burocratiche dell’accoglienza. Tutto questo è avvenuto a seguito di una serie di dichiarazioni dell’assessore regionale all’agricoltura Fabio Rolfi che, invece di occuparsi dell’agricoltura lombarda, continua a prendere posizioni su questioni che riguardano il comune di Brescia”.
Una scelta, secondo il vice segretario Roberto Omodei, che ricade sulle spalle dei rifugiati “che devono espletare le pratiche in due posti non vicini. Inoltre perdiamo anche il presidio sanitario, perché prima di mettersi in coda per le pratiche in Questura tutti i richiedenti asilo venivano sottoposti a tampone a tutela loro e a tutela di chi si interfaccia con loro, come per esempio gli operatori della polizia. Un sistema temporaneo che funzionava e che poteva essere implementato e migliorato nei mesi a venire viene smantellato solo per la volontà polemica dell’assessore Rolfi”.
Il comune di Brescia, continua Laura Parenza, capogruppo Pd in Loggia “ha dimostrato di saper accogliere e di saperlo fare bene in tutti questi anni” e, continua Gaglia, “l’assessore Rolfi se vuole parlare di accoglienza si dovrebbe preoccupare di convincere tutti i comuni leghisti ad aderire alla rete di protezione e accoglienza dei profughi, così che questa accoglienza sia condivisa tra tutti i comuni e non solo tra quelli che oggi aderiscono al Sai”.

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