Disturbi alimentari, “l’Europa faccia di più sulla prevenzione”

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(red.) “Secondo quanto riporta l’Istituto Superiore di Sanità (Iss) l’anoressia e la bulimia nervosa sono le manifestazioni più note e frequenti dei disturbi dell’alimentazione e sono diventati nell’ultimo ventennio una vera e propria emergenza di salute mentale per gli effetti devastanti che hanno sulla salute e sulla vita di adolescenti e giovani adulti.
Si stima che in Europa soffrano di disturbi alimentari 20 milioni di persone, tre milioni solo in Italia.
Questi disturbi, possono manifestarsi in persone di diverse età, sesso, provenienza sociale, ma sono solitamente più comuni in giovani donne in età compresa tra i 15 e i 25 anni e non mancano i casi in età anche inferiore.
L’effetto della pandemia, l’isolamento sociale e l’impoverimento della vita di relazione, hanno sicuramente avuto delle gravi ricadute su tali disturbi.
Alcuni studi evidenziano come ad oggi l’esordio di anoressia sia più precoce, come siano aumentate le richieste di aiuto e come si siano acuiti i disturbi alimentari preesistenti.
Alla luce di quanto indagato in relazione al tema ho richiesto alla Commissione se sia in  possesso di dati sulle percentuali relative alla diffusione di anoressia e bulimia nervosa nei diversi Stati Membri, se intenda sostenere la ricerca in questo settore e, in conclusione, se intenda promuovere, di concerto con gli Stati Membri, campagne d’informazione rivolte ai più giovani”. Così in una nota stampa, l’Europarlamentare Stefania Zambelli, firmataria di un’interrogazione prioritaria rivolta alla Commissione relativa alla diffusione dei disturbi alimentari in Europa.

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